Salerno, Blu, blu, le mille strisce blu… - Le Cronache Salerno
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Salerno, Blu, blu, le mille strisce blu…

Salerno, Blu, blu, le mille strisce blu…

di Alfonso Malangone*

In Città sembra che le strisce blu spuntino più numerose dei funghi in autunno, dopo le prime piogge. Eppure, se per i funghi sono sufficienti un bosco e il clima favorevole, per far crescere i posti auto a pagamento non bastano uno slargo e un pennello intinto nel blu, poiché il fenomeno è frutto di concause ben più complesse. Così, se davvero si vuole approfondire, è necessario partire dalle condizioni della partecipata che gestisce il servizio, la Salerno Mobilità Spa. E, per fare questo, è opportuna una premessa. Secondo i dati presenti sul sito web della società, aggiornati al 2017 (?!), come è scritto, gli stalli assegnati sarebbero oggi quantificabili in 4.685 al netto della recente perdita di Foce Irno e con le aggiunte di Fratte, ex Bingo, e del garage sotto la piazza sul mare. In sostanza, facendo un conto elementare, davvero molto approssimativo, e applicando il costo minimo di 1 euro l’ora per 12 ore, l’incasso quotidiano ‘potenziale’ sarebbe pari almeno a 56.000 euro (4.685×12) nonostante i posti occupati dai residenti che, però, pure sono a pagamento, In un mese, escluse le domeniche, sarebbero 1,5milioni e, in un anno, 18milioni. Una cifra enorme. Si comprende bene che, in base alle tariffe effettive applicate nelle zone centrali, l’incasso possa considerarsi ‘sballato’ per difetto. E, pure di molto. Ora, dal Bilancio 2024, si rileva che Mobilità ha prodotto un fatturato di € 8.966.561 che, a fine 2023, fu di € 8.669.206 e, a fine 2022, di € 8.111.605. Dieci anni fa, al 31/12/2014, i ricavi furono € 7.344.929. In sostanza, salvo ogni errore, le entrate effettive sarebbero pari al 50% di quelle massime e. comunque, inadeguate rispetto alla crescita degli stalli nel periodo in esame. Eppure, a girare per le strade non è facile trovare un posto libero nelle strisce blu. Facendo salvo ogni errore, questo può significare solo due cose: ci sono molte soste ‘a sbafo’; sono carenti i controlli. Così, è naturale che per tenere il Bilancio in squilibrato, laddove la crescita del fatturato non consenta la copertura dei costi, le alternative possono essere quelle di usare un pennello blu, anche per cancellare le strisce bianche, ovvero di aumentare il costo orario delle soste. In definitiva, l’efficienza della società è presupposto necessario per garantire una puntuale gestione dei parcheggi. E’ un fatto sul quale ‘qualcuno dovrebbe dire qualcosa’, anche confutando i numeri citati. Sarebbero offerte le scuse. Solo per completezza, va detto che in Città tutto il settore dei ricavi dalla gestione del traffico appare affetto da criticità: nel Bilancio 2024 del Comune, i Residui Attivi per Multe e Sanzioni stradali ammontavano a 51,4milioni di euro, salvo errore. Per questo, non può essere considerato uno sproposito sostenere che infrangere le regole sia una ‘regola’, non un’eccezione. In ogni caso, sulla crescita delle strisce blu è possibile aggiungere altro. Facendo ancora una premessa. La Salerno Mobilità Spa è stata di recente trasferita nel gruppo della Holding Comunale con la delibera di Consiglio n. 5 del 29/03/2023. Di questo passaggio, se ne parlava addirittura dal 2016, come si legge nella documentazione sociale. C’è voluto il riordino deciso a fine 2022, in sede di adesione al ‘decreto aiuti’, per realizzare l’integrazione e arrivare a garantire alla società l’uniformità delle modalità organizzative e amministrative del gruppo. Bene, si vedrà. Però, se è certo che Mobilità potrà trarne vantaggio, è possibile che la decisione sia stata valutata anche in funzione delle correlate utilità dalla stessa apportate. Non può sfuggire, infatti, che l’accentramento presso la Holding delle entrate di Cassa e Banca rivenienti dalla gestione dei parcheggi, il cosiddetto ‘cash-pooling’, è in grado di convogliare un flusso continuo di entrate liquide a favore di tutte le partecipate a copertura delle necessità temporanee di ciascuna. Una linfa davvero importante, come abbiamo già visto. A conferma di questa supposizione che, per quanto verosimile, resta una supposizione, ci sono le evidenze prodotte dall’esame storico dei Bilanci di Mobilità in ordine alla costante presenza di una positiva liquidità gestionale e tale da consentire, addirittura, il sostegno delle esigenze del Comune quando ne era proprietario al 100%. Basta leggere i Bilanci, salvo ogni errore. In ogni caso, è indubbio che la società ha sempre preservato un positivo assetto gestionale contabilizzando entrate commisurate all’entità delle uscite. I risultati reddituali sono stati costantemente positivi anche se, spesso, ‘per un pelino’. Solo lo scorso anno, l’utile finale ha raggiunto il livello di € 1.086.918 che, da quanto si legge nella Relazione, è stato frutto di una positiva contrazione dei costi per il personale, diminuito a 72 unità dalle 81 di fine 2023. Adesso, però, sembra che le cose possano cambiare perché quest’anno ha deciso di assumere ben 26 unità, di cui 2 tecnici e 24 operatori stradali. A questi ultimi sarà verosimilmente assegnato il controllo delle soste per scovare i cittadini ‘furbi’ e per far crescere i ricavi. E’ evidente, però, che il loro apporto dovrà essere davvero molto significativo al fine di assicurare pure la copertura dei più alti costi per il personale. Così, è sempre possibile che per far quadrare i conti possa essere necessario ricorrere alle usuali soluzioni: dipingere nuove strisce blu o aumentare le tariffe. Premesso che offrire un lavoro pubblico a giovani disoccupati è scelta lodevole in grado di apportare grandi utilità a tutti, forse sarebbe doveroso anche puntare sulla tecnologia del cosiddetto smart-parking per mettere a posto le cose. In verità, appare poco professionalizzante chiedere ai dipendenti solo di girare in tondo per la Città. Detto questo, c’è una cosa che lascia davvero interdetti. Mentre nei conti di Bilancio, Mobilità dichiara la presenza di un Immobile per € 5.100.000, nelle Relazioni nulla è precisato in merito. Sul sito web è scritto esclusivamente che essa è proprietaria del “Padiglione I del Complesso Edilizio ex Seminario Regionale sito in Via Urbano II”. Alla fine, a girare su internet, si scopre che il 13/05/2014 la proprietà di quel Padiglione fu trasferita dal Comune come nuova sede della società. Non ‘girarono’ i soldi, perché il Consiglio Comunale deliberò di apportare i 5,1milioni ad aumento del Capitale Sociale con successiva delibera n. 48 del 23/10/2014, cioè in data posteriore, Eppure, in quell’immobile c’erano – e ci sono tuttora – due scuole superiori gestite dalla Provincia. Così, da qualche parte si legge che Mobilità inoltrò ricorso al Tar per lo ‘sfratto’ e che, nel 2015, il Tribunale le diede ragione disponendo il rilascio. MAI AVVENUTO. Di fatto, essa ha continuato ad usare come sede i locali storici di via G. da Ravenna, ex Casa dei Mutilati, dal 2015 al 2024, pagando alla società immobiliare privata, che ne è proprietaria, fitti passivi per oltre 900.000 euro. Dallo scorso anno, dopo il passaggio alla Holding, gli Uffici Amministrativi sono stati trasferiti presso la Capogruppo, mentre i reparti Operativi sono stati accolti da Sistemi Salerno nei capannoni di proprietà dell’ASI, in via De Luca, condotti in comodato. Allora, una domanda pure appare necessaria: “la Provincia ha pagato i fitti per i due Istituti?” Se la risposta fosse positiva, nessun problema: ci sarebbero state entrate e uscite anche se, magari, non equivalenti. Ma, se fosse negativa, allora c’è da pensare che quei 900.000 euro sono stati ‘pesantemente’ posti a carico dei cittadini con le ‘strisce blu’. Anche su questo, qualcuno dovrebbe dire qualcosa. Con l’occasione, sarebbe interessante sapere perché il Padiglione sembra sia tuttora assicurato contro i rischi con polizza a spese del Comune. Almeno questo dicono le carte, salvo errore. In ogni caso, vito che Mobilità ha trovato una sua collocazione e che è società del tutto priva di un ciclo di produzione complesso, sarebbe auspicabile la restituzione del Padiglione alla collettività per essere magari trasformato in una ‘Cittadella per la Cultura e per l’Arte’. Sarebbe certamente più utile. La mobilità urbana presenta criticità simili a quelle di Lagos, la Città della Nigeria nota per il caos quotidiano. Così, per la denunciata carenza di trasporti pubblici efficienti, ai cittadini non resta che affidarsi all’auto, contribuendo ad accrescere gli inviluppi quotidiani già aggravati dalla titubanza sull’introduzione di qualche senso unico o qualche doppio senso. Sulle strisce blu, invece, non si ‘tituba’. Certo, nessuno mai dirà che la loro espansione è funzionale all’incremento delle entrate, ammesso che sia, ma il sospetto pure viene se, da anni, si sente parlare inutilmente del PUMS, piano per la mobilità sostenibile, del PME, piano per la mobilità elettrica, delle Piste Ciclabili e di altre amenità. Forse, sono cose davvero straordinarie e ci si deve ancora organizzare. Per fortuna, per le cose ordinarie non si deve studiare molto. Basta un pennello blu e scaricare tutto sui cittadini. In particolare, su quelli che rispettano le regole, la dignità e l’onore. Questa Città ha bisogno di amore. *Ali per la Città P.S.: si fa salvo ogni errore e si auspicano rettifiche.