di Monica De Santis
E’ stato presentato ieri mattina, nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città il progetto “Slidedoor: Il Mondo ha bisogno di una porta”, voluto dal Comune di Salerno, con il sostegno della Presidenza della Regione Campania e di Scabec, con la straordinaria collaborazione di Ellis and Statue of Liberty Island Foundation, il Consolato Generale di Italia a New York e Slideworld. Il progetto partirà il 21 dicembre 2021 e si concluderà il 21 giugno 2022, ed aprià “porta aperta” tra l’antica Cattedrale di San Matteo a Salerno ed il Museo dell’immigrazione di Ellis Island negli Stati Uniti. “In un periodo in cui nel mondo si chiudono spazi, si alzano muri, si bloccano le frontiere – ha detto il sindaco Vincenzo Napoli, nel corso della presentazione del progetto – il nostro mare mediterraneo è diventato un cimitero senza lapidi, apriamo in controtendenza una porta che lega in modo telematico, Salerno e New York e con precisione la cattedrale di San Matteo a Salerno ed il Museo dell’immigrazione di Ellis Island, luogo simbolico fortissimo degli Stati Uniti d’America. Negli ultimi anni dell’800 inizi del 900, 12 milioni di emigranti sono sbarcati lì, era una speranza di futuro, era il mito dell’America. E’ nato in tutto questo il mito dell’epopea, di qualcosa di profondamente umano, che viene custodito nelle memori di ognuno di noi. Quindi noi offriamo la possibilità ai nostri concittadini di poter incontrare cittadini dall’altro lato dell’oceano a dimensioni naturali e potersi scambiare saluti, commenti e abbracci virtuali, qualche cosa che credo sia fortemente simbolico e credo che possa essere per molti versi di insegnamento. E’ un’iniziativa che noi abbiamo curato con l’Università di Salerno, un lavoro messo in atto diversi mesi, insieme con la consigliera comunale Antonia Willburger, già assessore alla cultura, con il contributo fondamentale di Scabec e con la curia arcivescovile che ci ha consentito di allestire questa porta nell’atrio del Duomo. Questo è un primo passo per stringere sempre di più un rapporto con i nostri amici di oltre oceano”. La Slidedoor è uno dei più innovativi interventi di Umanesimo digitale esistenti sul pianeta in questo momento. Mediante questo portale-video a grandezza naturale, sarà possibile aprire veri e propri intraluoghi in real-time living tra i due paesi, dando la possibilità a tutti i cittadini, di vivere l’esperienza di avere di fronte a se, in piedi, persone e luoghi in realtà molto distanti, ma vicini e uniti in una storia che ha reso forti e grandi le nostre nazioni. Entrare nel Duomo di Salerno si tradurrà nel collegarsi idealmente a New York, in un posto con uno dei più commoventi e potenti legami tra gli Stati Uniti e la Città di Salerno: Ellis Island. Sarà così che dopo il 21 dicembre ogni persona che si recherà al Duomo di Salerno potrà “incontrare” quotidianamente le migliaia di visitatori quotidiani di Ellis Island, potrà parlare, raccontare, ascoltare, riflettere su soglie e confini, incontrare i parenti lontani, giocare in contest che permetteranno un viaggio premio, potrà partecipare al programma di incontri, eventi, culturali, artistici, musicali, che presenteranno le eccellenze di una Salerno ambasciatrice della Campania in tutti i suoi settori. Da Ellis Island sono passati i dodici milioni di immigrati che sono arrivati in America nel secolo scorso, da lì sono passati tutti i salernitani che hanno attraversato l’orizzonte dell’oceano alla ricerca della propria leggenda personale, alla ricerca dell’America. La storia e la memoria di ognuno di loro è intimamente legata a questo posto. E sarà proprio lì, nel cuore del Museo dell’Immigrazione a Ellis Island, accolto dall’American Family Immigration History Center che nelle vicinanze del “Kissing Post” verrà collocata l’altra “porta” Slidedoor. Il “Kissing post” era storicamente il “luogo del saluto, il luogo del bacio”, il punto in cui ognuno dei dodici milioni di immigrati che sono arrivati in America nel secolo scorso hanno incontrato i propri parenti, hanno incontrato l’America e la sua promessa. L’anima, la memoria e l’energia degli uomini e le donne che hanno costruito l’America, cammina ancora vicino a quelle scale e tra questi uomini e donne, si trovano tanti salernitani. È anche la nostra storia. Questa “porta” tra Salerno e New York sarà un’occasione per aprire e raccontare alla nostra comunità questa storia, che è storia comune che ci farà apprezzare ciò che ci unisce piuttosto che ciò che divide. Salerno apre così una porta al futuro, verso il mondo, verso la fiducia. Raccoglie con coraggio e con ingegno futurista, la sfida che il momento storico impone al mondo: sostenere i territori ed i legami umani con originalità e visione, utilizzando linguaggi e strumenti contemporanei digitali che sappiano dialogare con un Umanesimo che mette al centro sempre l’Uomo e la sua unicità. Questo momento, reso possibile grazie alla straordinaria collaborazione messa in atto tra vari attori, pubblici e privati, vuole anche promuovere una strategia che interseca cultura, turismo, promozione del territorio e rilancio nell’attuale situazione “contactless”, un’occasione di costruzione di nuovi disegni della solidarietà e la vicinanza. Con questo intervento senza precedenti, Salerno si propone a livello globale, come Città che fa cultura e innovazione attuando un manifesto di Umanesimo Digitale che vuole continuare a vedere orizzonti anziché confini. Salerno apre una porta nel futuro. “La Scabec – ha dichiarato Aniello Salsano, membro del Cda della società – è particolarmente impegnata a promuovere la cultura come strumento di dialogo tra popoli e culturale. La città di Salerno e la Campania si propongono come luoghi d’incontro nel segno di un’umanità condivisa che nasce da esperienze come l’emigrazione che noi meridionali abbiamo vissuto. Le tecnologie, che troppe volte sono divisive, diventano con questo straordinario progetto degli strumenti di feconda relazione”.