di Monica De Santis
Monsignor Andrea Bellandi, ha ricevuto ieri mattina una delegazione del Route21, il giro dell’Italia in moto con i ragazzi Down organizzato dall’associazione Diversa-Mente di Verona. Nel corso dell’incontro che si è svolto nell’atrio della Cattedrale di Salerno, monsignor Bellandi ha impartito la propria benedizione ai partecipanti, indirizzando loro parole di incoraggiamento. “Iniziative come queste – ha detto monsignor Bellandi – aiutano tutti noi ad avere uno sguardo più attento verso le persone affette da disabilità, che rappresentano una ricchezza per la società”. Nata come un viaggio tra amici e poi trasformatasi in un progetto dalla grande valenza sociale, la Route21 ha l’obiettivo di sottolineare che non esistono diversità ma opportunità e che ognuno può raggiungere i propri obiettivi. “La Route21 – dice Gian Piero Papasodero, il biker che accompagna i ragazzi Down in un tour – è nata per coniugare il mio desiderio di dare un’opportunità ai ragazzi Down con la mia passione per le moto. Il viaggio è la forma migliore per aprire le mente di qualcuno, ti dà l’occasione di vedere nuovi posti e conoscere nuova gente”. Partita il 4 settembre da Cervia, nel suo lungo viaggio la Route21 tocca ben 25 città fino ad arrivare a Roma e Viterbo, dove si concluderà domenica 3 ottobre. Giunta alla settima edizione, la Route21 Chromosome on the Road ha l’obiettivo di sfidare l’omologazione che spesso incasella i ragazzi affetti da sindrome di Down. Il nome dell’iniziativa è emblematico e richiama il mito americano della Route 66, la famosa autostrada che attraversa gli Stati Uniti da est a ovest, percorsa per decenni da automobilisti e motociclisti. Ma in questo caso c’è una connotazione particolare, il 21, che fa riferimento a quel cromosoma in più della sindrome di Down.