SALERNO – Sono bastati sei minuti, o poco più, da Atalanta per castigare una Salernitana volenterosa e anche più convincente rispetto alle ultime gare. Non è bastato per evitare il quarto ko consecutivo, la dodicesima sconfitta casalinga, la ventiquattresima stagionale. In un Arechi da minimo storico, non è passata inosservata l’assenza del presidente Iervolino che, dal giorno dell’aritmetica retrocessione non ha dato segni di vita. Questo è il dato più preoccupante di una partita che l’Atalanta, con la testa probabilmente alla semifinale con il Marsiglia, ha giocato scendendo in campo pensando di poter passeggiare sul prato dell’Arechi e di portarsi a casa senza sforzo i tre punti. Un atteggiamento spocchioso, ai limiti della presunzione, accompagnato inoltre da una manovra lenta e sotto ritmo. Nei primi minuti, la squadra di Gasperini ha sfiorato il vantaggio che avrebbe messo in discesa la partita. A differenza di tante altre partite, la Salernitana è uscita indenne non crollando al primo momento di difficoltà. Le scelte di Gasperini che ha schierato una squadra decisamente a trazione offensiva ha poi agevolato la squadra di Colantuono, apparsa più viva e confortata dal non aver subito gol nei primi minuti. Così a sorpresa al 18’ Vignato ha imbeccato Tchaouna che si è involato per poi battere col sinistro Carnesecchi. Il gol, accolto con freddezza dai pochi spettatori presenti sugli spalti dell’Arechi, ha dato un morale e una grinta alla Salernitana come poche volte successo in questo campionato. Coulibaly a tratti è sembrato il giocatore ammirato in passato, Ikwuemesi è riuscito a rendersi utile mentre Fazio ha giganteggiato nel cuore dell’area di rigore davanti a Fiorillo, alla prima stagionale. Tchaouna ha avuto sempre in contropiede, bruciando un irriconoscibile Scalvini, anche l’occasione del raddoppio mentre Scamacca e Lookman hanno, per la rabbia di Gasperini, continuato a litigare con la porta granata. I tre cambi effettuati nell’intervallo dal tecnico nerazzurro hanno sicuramente dato la scossa e dopo quattro minuti Lookman ha sprecato l’occasione per il pareggio. La Salernitana ha continuato a fare la sua gara, provando a sfruttare gli spazi ma sprecando anche un paio di potenziali ripartenze. Con Bradaric e Sambia attenti sugli inserimenti degli esterni, l’Atalanta ha provato ad affidarsi alle invenzioni di De Ketelaere e alle geometrie di Koopmeiners che Gasperini inizialmente aveva scelto di preservare. Aumentato il tasso tecnico, l’Atalanta ha pareggiato al 57’ con Scamacca su sponda di Pasalic dopo un cross di Hateboer con la difesa granata colpevolmente ferma. Dopo sei minuti, su errore granata in uscita di Bradaric, Koopmeiners ha uccellato Fiorillo chiudendo praticamente la partita. Per la Salernitana è la quarta sconfitta consecutiva, statistiche che peggiorano sempre di più con l’unica consolazione che ormai mancano soltanto tre partite al termine di questa stagione.
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