di Marco De Martino
Un lungo colloquio, nell’intimità dello spogliatoio, ha preceduto ieri pomeriggio la ripresa degli allenamenti della Salernitana. Un faccia a faccia sereno ma deciso, in cui Stefano Colantuono ed il suo gruppo hanno cercato i motivi ed i possibili rimedi alla mini crisi di risultati e di gioco in cui sono incappati i granata dopo la lunga sosta novembrina. A Carpi servirà un’altra Salernitana, con motivazioni ed atteggiamento ben diversi rispetto a quelli visti a Cittadella e lunedì sera all’Arechi contro il Brescia. E’ molto probabile che dopo l’esperimento fallito del cambio di spartito tattico con le rondinelle, Stefano Colantuono riproponga il 3-5-2, modulo che ha fornito le maggiori garanzie, soprattutto sul piano difensivo. Contro gli emiliani dell’ex Fabrizio Castori bisognerà conquistare un risultato positivo possibilmente da tre punti per esorcizzare i primi spettri, aleggiati soprattutto sul capo del tecnico. Dopo il summit, la squadra è tornata al lavoro al Mary Rosy. Il gruppo è stato diviso in due: i calciatori impegnati nella gara con il Brescia hanno svolto un lavoro defaticante mentre il resto della squadra ha effettuato un lavoro atletico. In infermeria resta Moses Odjer. Il centrocampista ghanese si è sottoposto ad una seduta fisioterapica a causa di un risentimento muscolare all’adduttore sinistro. Odjer sarà sottoposto nei prossimi giorni a indagine radiologica per valutarne la prognosi ed è quindi da escludere una sua presenza domenica a Carpi. Fisioterapia anche per Di Gennaro, anch’egli ancora lontano dal pieno recupero. Questo pomeriggio si replica, sempre alle ore 15, sempre al Mary Rosy, sempre a porte chiuse: Colantuono inizierà a testare i suoi in vista di Carpi.