di Marco De Martino
SALERNO – Spareggio salvezza, scontro diretto, gara crocevia: chiamatela come vi pare, ma Salernitana-Frosinone è davvero una partita che vale doppio. Quasi un turno ad eliminazione diretta: chi vince continua a sperare, chi perde finisce nel baratro. Manca ancora tanto, questo è vero, alla fine della stagione ma ormai le opportunità per rimettersi in carreggiata cominciano ad assottigliarsi e quella di questo pomeriggio è un’occasione troppo ghiotta per non essere sfruttata. Innanzitutto perchè ieri, e si spera, anche oggi pomeriggio visto che si giocheranno Cosenza-Palermo e soprattutto Brescia-Sudtirol, i risultati degli altri campi hanno fornito un assist importante alla Salernitana. Poi perchè il Frosinone che si presenterà all’Arechi questo pomeriggio è davvero messo male: terzo allenatore arrivato al capezzale dei giallazzurri in fretta e furia in settimana, rosa ridotta ai mini termini da ben sette indisponibilità, tra cui pilastri come Cittadini, Marchizza, Tdsajout e, proprio in extremis, Koutsoupias. Infine perchè a spingere gli uomini di Breda ci saranno non meno di quindicimila tifosi che meritano di essere ripagati con una vittoria che può riaccendere la speranza in un ambiente sempre più incredulo per l’andamento di queste ultime due stagioni. Ambiente che pretende delle risposte concrete dall’allenatore e soprattutto dai calciatori che, nonostante le prestazioni orribili, continuano a tirare fuori l’alibi delle pressioni. Una scusa che ormai, onestamente, ha stancato. Ed allora parola al campo con la Salernitana che si aggrappa al fattore Arechi visto che, in trasferta, le cose vanno di male in peggio. 18 dei 25 punti in classifica sono arrivati grazie al fortino Arechi, un rendimento a cui Cerri e compagni si aggrapperanno anche oggi. Una incognita grossa così c’è sulla formazione che Breda deciderà di mandare in campo: finora il tecnico ha puntato quasi sempre sullo stesso undici iniziale ma oggi, viste le polemiche scatenatesi dopo Carrara, qualche cosa potrebbe cambiare. In primis nel modulo, che dovrebbe differire di qualche cifra nelle caselle offensive, e di conseguenza anche negli interpreti, con Verde, meno punta ma più abile a legare il gioco ed a rifornire un Cerri che è rimasto a secco troppo a lungo dopo l’exploit iniziale, che potrebbe scalzare Raimondo. In ogni caso, al di là di chi scenderà in campo, la Salernitana dovrà finalmente dimostrare, con una prestazione degna e convincente, di valere la salvezza.





