di Marco De Martino
SALERNO. Azzerare tutto e ripartire. Riportando la testa alle 14.59 di sabato scorso. Perché il Lecce questa sera va affrontato così. Con la stessa rabbia, la stessa fame, la stessa determinazione messe per affrontare il Benevento. Se per la Salernitana quella con i sanniti rappresentava il crocevia della stagione, la gara con il Lecce al Via del Mare di questa sera è la classica prova del nove. Quella per capire se davvero questa squadra può prendere in mano le redini del campionato e trionfare il 10 maggio. Per farlo però serve una prova di forza in casa di quella che alla vigilia era accreditata come la favorita numero uno del girone C. Dopo aver perso due finali play off e con il blasone che ha, il Lecce doveva essere protagonista indiscusso. Poi però i tre cambi in panchina, Lerda, Pagliari ed infine Bollini, la presenza saltuaria di capitan Miccoli ed altri contrattempi hanno frenato la corsa dei giallorossi. Non è un caso però che nel girone d’andata i salentini siano riusciti ad espugnare prima l’Arechi e poi il Vigorito, unica formazione in grado di compiere l’impresa di battere Salernitana e Benevento nei rispettivi fortini. E non ingannino le assenze di Moscardelli, Papini, Bogliacino e Lopez. Questo Lecce targato Bollini fa dei giovani la propria forza. Non dovrà abbassare la guardia la Salernitana. A Menichini il compito di motivare al punto giusto e mandare in campo il miglior undici possibile. In questo momento appare probabile che al Via del Mare i granata si presentino in una veste leggermente differente rispetto a quella indossata appena 100 ore fa. Questo perché il tecnico di Ponsacco sta valutando il ritorno tra i titolari di capitan Pestrin. A fargli posto dovrebbe essere Mendicino con il conseguente ritorno al 4-3-3. “Non è il modulo che conta, ma l’atteggiamento” ha sempre ripetuto Menichini, che così è pronto a rinfoltire la mediana ed a riconfermare buona parte dei protagonisti del derby di sabato scorso. Questo vuole dire che in difesa, davanti a Gori, agiranno Colombo, Lanzaro, Tuia e Franco, con questi ultimi che potrebbero essere preferiti, stavolta non per necessità ma per scelta tecnica, ai rientranti Trevisan e Bocchetti. A centrocampo, con il probabile ritorno di Pestrin, Moro e Favasuli si allargheranno ai lati del capitano in posizione di interni. In avanti spazio ancora a Gabionetta, risollevatosi psicologicamente dopo l’exploit del derby, ed a Nalini sugli esterni. I due si scambieranno continuamente la posizione, come accaduto con il Benevento, per non dare punti di riferimento alla macchinosa retroguardia salentina. Nel ruolo di centravanti, naturalmente, ci sarà Calil, anche se non è da escludere che Menichini possa concedere un turno di riposo al brasiliano, riconfermando Mendicino. In panchina dovrebbe finire Negro, finalmente recuperato e che ieri è stato convocato per la trasferta nella sua città. Una panchina che finalmente darà un buon ventaglio di scelte a Menichini a gara in corso. Per la prima volta in stagione la Salernitana non sarà attanagliata dall’emergenza a differenza, ironia della sorte, del Lecce che dovrà fare a meno come detto di ben quattro titolari. Questo però non dovrà essere assolutamente un motivo per prendere sotto gamba un impegno che resta ostico e di fondamentale importanza. D’altro canto, Benevento docet…
COSI’ AL VIA DEL MARE ORE 20,30
LECCE (4-3-3): Caglioni; Mannini, Diniz, Vinetot, Di Chiara; Lepore, Filipe Gomes, Salvi; Doumbia, Miccoli, Gustavo. A disp.: Scuffia, Abruzzese, Beduschi, Parlati, Embalo, Herrera, Manconi. All.: Bollini
SALERNITANA (4-3-3): Gori; Colombo, Lanzaro, Tuia, Franco; Moro, Pestrin, Favasuli; Nalini, Calil, Gabionetta. A disp.: Russo, Trevisan, Bocchetti, Bovo, Negro, Cristea, Mendicino. All.: Menichini
ARBITRO: Rapuano di Rimini