di Monica De Santis
Oltre due milioni di dosi di vaccino sono state somministrate tra salerno e provincia. Circa 880 mila le prime dosi, Per le seconde dosi invece sono 780 mila i vaccini somministrati e circa 50mila le persone che hanno già avuto la terza dose. E’ questo il bilancio tracciato lunedì dal dottor Saggese Tozzi, che ribadisce ancora una volta che Salerno e provincia resta tra le prime città per maggior numero di vaccinati in Italia. Saggese non nasconde che un incremento di prime dosi lo si è avuto negli ultimi giorni anche a causa delle nuove norme che entreranno in vigore dal primo febbraio e che hanno spinto diversi contrari al vaccino ad adeguarsi. Il referente dell’Asl di Salerno per l’emergenza Covid spiega che è molto importante “Capire che la variante Omicron è molto più contagiosa e per questo bisogna stare molto attenti perchè è facilissimo contagiarsi. Quindi è fondamentale rispettare tutte le regole ed indossare le mascherine. Purtroppo quello che sta venendo fuori in questo periodo è un alto numero di contagiati e non solo a Salerno ma in tutt’Italia con un alto numero di morti, molto di più rispetto alle altre fasi della pandemia. Perché è giusto dirlo che se questa variante ha effetti lievi, questo non vale per tutti, perché i soggetti fragili o con patologie restano comunque i soggetti più a rischio”. Saggese spiega come in queste ultime settimane ci si è concentrati sulla vaccinazione dei bambini e dei ragazzi… “Noi stiamo cercando di fare tutto il possibile per continuare a tenere le scuole aperte. E’ importante mantenere il buon funzionamento di tutte le scuole e per fare questo bisogna continuare a vaccinare. A tal proposito, anche per rispondere alle richieste che ci sono giunte da diversi dirigenti scolastici abbiamo attivato per questo fine settimana una campagna di vaccinazione che ci vede presenti direttamente nelle scuole superiori. Faremo un’attività mirata proprio per i ragazzi dai 12 ai 18 anni. Per questa fascia d’età abbiamo già raggiunto il 33% di vaccinazioni, ma dobbiamo farne molto di più, per garantire sicurezza e cercare di bloccare la diffusione del virus sarebbe ottimale raggiungere il 90% delle vaccinazioni e questo vale per ogni fascia d’età. Per quanto concerne gli adulti ci siamo quasi, per i ragazzi dobbiamo lavorare ancora un po’, mentre invece per la fascia dai 5 agli 11 anni attualmente abbiamo vaccinato circa il 52% di quelli iscritti in piattaforma, ma queste però non sono ancora moltissime. Quindi invito i genitori ad iscrivere i propri figli alla piattaforma così da incrementare anche le vaccinazioni per questa fascia d’età che è tra le più delicate. Per loro, ci tengo a precisare non è stata prevista nessuna vaccinazione a scuola. Preferiamo avere sempre presente anche dei pediatri e quindi restano attivi gli hub che abbiamo già predisposto e dedicati solo ed esclusivamente ai più piccoli”