di Monica De Santis
I vaccini anti-Covid si confermano l’arma principale contro il virus SarsCoV2 in un momento in cui, come rileva l’Istituto superiore di sanità (Iss), si registra un’inversione del trend della curva epidemica, che riprende a salire. Tra i non vaccinati, infatti, il tasso di mortalità è ben 15 volte più alto rispetto a chi è immunizzato anche con la dose booster. E preoccupa pure il fatto che tra i giovani nella fascia 0-19 anni si registri l’incidenza più alta di contagi. A confermare l’efficacia del ciclo vaccinale è l’ultimo Report esteso dell’Iss, che integra il monitoraggio settimanale sul Covid, nel quale si evidenzia che il tasso di mortalità per i non vaccinati (pari a 96 su 100.000 abitanti) è 5 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di120 giorni (19/100.000) e 15 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster (7/100.000). A confermare l’inversione del trend della curva epidemica, anche sul territorio salernitano, il dottor Arcangelo Saggese Tozzi, referente per l’emergenza Covid per l’Asl di Salerno… “Abbiamo una risalita di una positività covid anche nel salernitano, non accompagnata, fortunatamente, da nessuna sintomatologia, tant’è vero che abbiamo una riduzione nei ricoveri negli ospedali. I reparti covid sono quasi vuoti. Però il virus continua a circolare e anche a Salerno siamo intorno al 15%, rispetto al 12/11% di una settimana fa”. Per il dottor Saggese questo aumento potrebbe essere dovuto… “Ad una minore attenzione alle regole anti contagio e anche ad un rallentamento della campagna vaccinale. E’ vero che abbiamo vaccinato buona parte della popolazione residente, ma ci sono ancora 100mila salernitani che non sono stati vaccinati. Poi ci sono un buon numero di cittadini che hanno fatto la prima e la seconda dose, ma non la terza. Diciamo che si è allentata la tensione rispetto all’emergenza covid e dall’altra parte come detto non si mantengono le precauzioni, si sta in giro, si fa una vita normale con qualche assembramento e questo ha portato un aumento dei contagi”. L’aumento dei contagi, spiega Saggese è dovuto anche al fatto che i positivi sono spesso asintomatici e quindi contagiano molte più persone. “Per questi motivi insisto che in questo periodo si continui a tenere le misure precauzionali, perchè sono lo strumento utile per evitare il diffondersi incontrollato del virus, ma soprattutto si prosegui con la campagna vaccinale. Tra le altre cose abbiamo a disposizione anche il Novavax, questo nuovo vaccino, simile a quello influenzale, e quindi potrebbe essere una buona soluzione, anche se per ora siamo riusciti a farne solo una settantina di dosi”. Sulla chiusura di alcune hub vaccinali, Saggese spiega che è una decisione che si prenderà a fine mese. Tutto dipende dal numero di vaccini che verrà somministrato. Al momento l’afflusso è davvero minimo, ecco perchè da inizio mese prossimo potremmo rivedere le aperture di alcune hub. Per il momento restano tutte aperte, anche perchè dobbiamo garantire la vaccinazione a tutte le persone che stanno arrivando a Salerno dall’Ucraina”. E proprio per i profughi ucraini Saggese conferma che sono stati attivati tutti i servizi necessari per consentire loro l’iscrizione temporanea al servizio sanitario gratuito e quindi poter essere registrati non solo per le vaccinazioni anticovid, ma anche per quanto riguarda i bambini per gli altri vaccini obbligatori.