MERCATO SAN SEVERINO. Fa discutere, a Mercato San Severino, l’abbattimento di 39 alberi di medie e grandi dimensioni presenti nelle aree verdi di ville, parchi, giardini comunali, plessi scolastici e piazze. La questione è stata posta al centro del dibattito politico-istituzionale dal consigliere di opposizione del Movimento Civico Sanseverinese, Giovanni Romano, che ha evidenziato il costo per l’abbattimento di queste piante, che ammonterebbe a circa 60mila. Una cifra che ha scatenato polemiche perché secondo l’oppositore si tratterebbe di soldi pubblici, il cui impiego sarebbe dovuto essere destinato per altri scopi. “La dis-amministrazione – ha sottolineato Romano – ha impegnato ben 60.000 euro dei nostri soldi per abbattere 39 alberi di medie e grandi dimensioni. Gli alberi da abbattere sono stati individuati da una agronoma nell’ambito delle attività di controllo e monitoraggio degli esemplari arborei di medie e grandi dimensioni”. L’esponente del Movimento Civico Sanseverinese ha rivelato anche il costo per l’incarico affidato all’agronoma: “La professionista – rivela ancora Romano – è stata incaricata dalla dis-amministrazione lo scorso dicembre e il suo lavoro è costato a noi tutti circa 5.000 euro”. Contestazioni sono state sollevate anche in merito alla richiesta della relazione che l’agronoma ha sviluppato a seguito dell’incarico ricevuto: “l’agronoma – sottolinea sempre Romano – ha consegnato una relazione, di cui lo scorso 6 agosto abbiamo chiesto copia. Si tratta di un documento pubblico, pagato con soldi pubblici, in base al quale si spenderanno altri soldi pubblici. Un’Amministrazione Comunale degna di questo nome l’avrebbe pubblicata sul sito istituzionale dell’Ente per farla conoscere alla Comunità e chiedendo ulteriori segnalazioni e/o suggerimenti. Invece, la relazione resta un “mistero” e ci viene negata”. Una situazione che va avanti da tempo, quella tra Romano e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Somma, in un rimbalzo di responsabilità, che sembra non terminare mai, tra denunce, interrogazioni sindacali, esposti e altre iniziative promosse da uno dei principali oppositori della maggioranza di governo, che prova in tutti i modi a far chiarezza sull’attività amministrativa. “Da mesi – evidenzia Romano – attendiamo documenti mai pubblicati e risposte ad interrogazioni mai riscontrate. Da anni denunciamo questo metodo che ci impedisce di esercitare la nostra funzione di consiglieri comunali: nascondere i documenti, non far conoscere le verità ai cittadini in modo da rafforzare l’idea che loro sono quelli che “comandano” e gli altri non contano niente. In tal modo si continua a calpestare la democrazia e si allontanano i cittadini dalla vita pubblica. Lo ripetiamo: se sperano di stancarci, sbagliano di grosso. La nostra Comunità non è “cosa loro”. Noi continueremo a chiedere ciò che ci spetta di diritto: informazioni, documenti, trasparenza e correttezza e, soprattutto, a far conoscere la verità ai cittadini”. ma.ri.





