di Monica De Santis
Un 24enne salernitano già noto alle forze dell’ordine è stato denunciato per il furto avvenuto nella serata dello scorso 18 gennaio presso la chiesa di Maria Santissima del Carmine. Le indagini svolte dalla Polizia di Stato dunque hanno portato non solo ad individuare il responsabile ma anche a recuperare la refurtiva che il giovane teneva ancora nel suo appartamento. Come detto l’episodio si era verificato lo scorso 18 gennaio quando il Rettore del Santuario, mentre era in Chiesa, ha sentito un forte boato proveniente dalla sagrestia e, andato a verificare, si è accorto che – con un sasso – era stata infranta la vetrina della teca nell’aula museale dove venivano custoditi gli oggetti sacri ed erano stati rubati un calice in argento ed un ostensorio risalente al XVIII secolo. Sul posto agenti della polizia di Stato e della scientifica che hanno efettuato i primi rilievi del caso. Le indagini avviate subito dopo sono state volte a ricostruire il fatto ed individuarne l’autore sono partite nell’immediatezza: gli agenti dell’Upgsp, del Gabinetto provinciale di Polizia Scientifica e della Squadra Mobile hanno sin da subito – attraverso le descrizioni rese da testimoni – cercato di ottenere una descrizione precisa dell’autore del furto che, nell’occasione, indossava un casco integrale. Contemporaneamente gli agenti di Polizia hanno avviato un capillare lavoro di analisi di tutte le immagini delle telecamere di videosorveglianza trovate nella zona, analizzando i flussi di traffico e, forti della conoscenza del territorio delinquenziale locale, sono riusciti ad individuare il ladro. I sospetti si sono concentrati su un 24enne salernitano già noto alle Forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Sospetti che sono stati confermati con la perquisizione scattata al domicilio del giovane, durante la quale sono stati trovati gli indumenti utilizzati quella sera e soprattutto gli oggetti asportati, conservati ancora nello stesso scatolone che era stato ripreso dalle telecamere. Il giovane, come detto, è stato denunciato per furto aggravato e la sua posizione sarà vagliata per l’emissione di una misura di prevenzione personale, mentre il calice e l’ostensorio, per il cui ritrovamento era stato fatto dalla Curia Arcivescovile di Salerno, anche un appello durante la trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto” andata in onda lo scorso 25 gennaio, sono stati riportati ieri mattina nella Chiesa del Carmine.