di Marta Naddei
La Regione si tira fuori e rispedisce al mittente le accuse. Se parte dei lavori del cantiere di Porta Ovest – quelli di scavo relativi alle gallerie di via Ligea e via Cernicchiara – sono fermi non è responsabilità di palazzo Santa Lucia e del mancato rilascio di qualche autorizzazione. Insomma, se i 45 dipendenti della ditta subappaltatrice Sis sono in cassa integrazione la “colpa” è da ricercarsi altrove. Un altrove che l’assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano indica nella stessa Autorità Portuale. Il nodo della vicenda è da ricercarsi nel piano di utilizzo dei materiali fuoriusciti dalle operazioni di scavo e del relativo parere di impatto ambientale. Quest’ultimo – spiega Romano – «è stato presentato alla Regione dall’Autorità portuale di Salerno lo scorso 6 maggio; il 19 maggio è stato assegnato al gruppo istruttore per l’istruttoria da sottoporre alla commissione Via –Vas; il 13 giugno, nell’ambito dell’istruttoria, sono state chieste al proponente una serie di integrazioni e chiarimenti necessari per il prosieguo delle attività istruttorie». Sarebbe stato, così, un ritardo da parte dell’ente guidato da Andrea Annunziata a far sì che parte dei lavori subisse uno stop con conseguenti ripercussioni sui livelli occupazionali. «Nessun addebito – afferma Romano – può essere imputato alla Regione: a fronte di un progetto del 2011, solo il 6 maggio 2014 l’Autorità portuale di Salerno ha presentato istanza di autorizzazione del Piano di utilizzo». Contravvenendo, secondo l’assessore regionale all’Ambiente, anche ai dettami del decreto ministeriale 161 del 2012 che stabilisce un termine di 180 giorni dall’entrata in vigore di quest’ultimo, l’eventuale assoggettazione alla nuova disciplina mediante la presentazione di un piano di utilizzo. Insomma, l’Autorità portuale sarebbe fuori tempo massimo. «I rappresentanti dell’Autorità Portuale di Salerno hanno anche incontrato i dirigenti del mio assessorato al fine di acquisire delucidazioni in merito alle integrazione richieste. Ad oggi alcuna documentazione richiesta è pervenuta ai nostri uffici», conclude Romano.