Rita, titolare della caffetteria Napoliello: Anna e Alfredo erano suoi clienti abituali - Le Cronache
Cronaca

Rita, titolare della caffetteria Napoliello: Anna e Alfredo erano suoi clienti abituali

Rita, titolare della caffetteria Napoliello: Anna e Alfredo erano suoi clienti abituali

“Aiutatemi, mi ha sparato. Sto morendo”. Sono le parole pronunciate da Alessandro Caccavale, l’amico di Anna Borsa, colpito dall’ex fidanzato di lei, Alfredo Erra martedì mattina, poco dopo le 9 del mattino. A chiamare i soccorsi e le forze dell’ordine è stata Rita, la titolare del bar proprio di fronte al negozio dove lavorava Anna. Una situazione surreale, quasi da film horror quella che hanno vissuto martedì. Dall’ufficio del negozio, all’estero non si sono sentiti i colpi di arma da fuoco. Rita e suo marito hanno visto Alessandro uscire dal negozio e chiedere aiuto e i clienti fuggire. Anna, pochi minuti prima e come tutte le mattine, si era recata al bar per fare colazione. Dopo poco era giunto Alfredo e a quel punto gli chiedono di andare via. Quando entra al negozio, il 40enne si scontra con Paola Campione, la collega di Anna. Non era la prima volta che accadeva e come sempre Paola ha chiamato Salvatore Sica, il titolare, per chiedere di intervenire. Apparentemente era tranquillo ma nessuno credeva alla storia del saluto, erano tutti particolarmente agitati quella mattina, soprattutto Anna. Tra i clienti c’era la moglie di un noto cardiologo salernitano: al momento della tragedia aveva la tintura in posa ma è scappata via. Temevano tutti una strage. Quel giorno dovevano esserci anche sua figlia e le nipotine, dovevano tagliare i capelli ma avevano deciso di rimandare perchè il titolare non era presente. “Sono stata io ad accompagnare la donna da un parrucchiere qui vicino, era sotto shock, doveva almeno lavare i capelli per togliere la tintura – ha raccontato Rita, fortemente provata – Cosa è accaduto? Non lo so. Non ricordo nulla di quei minuti, solo le urla di Alessandro, la fuga dei clienti e l’arrivo dei mezzi di soccorso”. Rita non aveva capito la gravità della situazione, solo dopo ha realizzato la tragedia: Anna, la “mia Anna non c’era più, ce l’ha portata via”. Poteva accadere ovunque, anche dinanzi al bar, frequentato da entrambi. Intanto, questa mattina dovrebbe tenersi l’esame autoptico presso l’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia, la salma dovrebbe poi essere trasferita al Ruggi in attesa dei funerali che potrebbero tenersi nella giornata di venerdì. er.no