di Erika Noschese
L’ospedale Da Procida rischia la chiusura. A lanciare l’allarme gli infermieri e gli operatori sanitari che, attraverso una petizione, chiedono al ministero della salute la stabilizzazione. A rischio chiusura è il reparto di rianimazione della struttura ospedaliera che, in fase emergenziale, è stato trasformato in centro Covid. Si tratta, di fatto, di otto posti letto che hanno lavorato a pieno ritmo in fase emergenziale, accettando sempre i pazienti provenienti da tutta la Campania. “In questo momento ci sono tanti pazienti ancora ricoverati, ci sono 2 reparti di penumologia che ancora resteranno attivi. I posti letto sono essenziali per questo territorio e per la Campania. Ci lavorano 40 infermieri e Oss, tutti precari, hanno imparato a gestire pazienti Covid in terapia intensiva, quanto di più difficile da curare. Verranno smembrati in altri presidi, probabilmente non verranno stabilizzati – hanno dichiarato gli infermieri che chiedono la stabilizzazione – La rianimazione ancora serve, è attiva, è stata ristrutturata e funziona perfettamente. Ancora serve. I ragazzi che ci lavorano hanno dimostrato un senso del dovere e hanno sviluppato competenze in tempi brevissimi. Quando molti colleghi scappavano, hanno combattuto per salvare vite e lo hanno fatto in maniera egregia. Vi prego aiutatemi a premiarli. Sono un’eccellenza. Sono stati eccezionali. La terapia intensiva va ancora mantenuta, il personale va riconfermato e premiato. Aiutatemi a fare arrivare questo messaggio a chi può decidere di mantenere la terapia intensiva attiva, che il personale venga stabilizzato. Facciamo arrivare un segnale che il cambiamento parte dal basso, premiamo questa eccellenza”. A chiedere l’intervento del sindaco Napoli per sostenere la battaglia, Antonio Cammarota, presidente della commissione Trasparenza al Comune di Salerno e candidato sindaco de La nostra Libertà. “L’ospedale Da Procida di Salerno rappresenta un simbolo della sanità cittadina e non solo”, ha dichiarato Cammarota annunciando che chiederà al sindaco Enzo Napoli e alle istituzioni preposte di intervenire per difendere eventuali ipotesi di chiusure. “Il primo cittadino di Salerno, sia in prima linea, senza badare ad appartenenze politiche e partitiche, senza guardare chi oggi gestisce la sanità campana. Stia dalla parte della gente e non del potere – ha aggiunto il presidente della commissione Trasparenza – La struttura, per la sua posizione, per la sua storia, per il suo nome può essere determinante nella rete sanitaria salernitana e campana. Sia centro di riabilitazione di eccellenza, si investa in tal senso, dopo, naturalmente, che cesserà la sua funzione di Covid Hospital”. Proprio venerdì scorso nel corso di un incontro de La nostra libertà, è stata avanzata la proposta di realizzare un ponte culturale e turistico con l’isola di Procida, proprio nel segno di Giovanni Da Procida, illustre personaggio che non valorizzeremo. “Staremo al fianco dei medici, dei sindacati e di chiunque voglia essere protagonista di questa battaglia per la salvaguardia di una delle strutture sanitarie della nostra città”, conclude Cammarota. In merito alla prevista chiusura della terapia intensiva all’ospedale Da Procida, interviene il Consigliere Comunale e Provinciale Dante Santoro: “Giù le mani dalla terapia intensiva al Da Procida, sarebbe l’ennesimo grave smantellamento alla sanità campana ad opera di una politica inadeguata. Infermieri, personale sanitario anche in posizioni lavorative non stabili e precarie hanno dato cuore, anima e professionalità per fronteggiare l’emergenza ed ora sarebbe uno schiaffo a loro, ai pazienti ed ai cittadini salernitani chiudere questo importante presidio”, ha dichiarato Santoro annunciando che porterà il tema in Consiglio Comunale e Provinciale. “So di una petizione ed iniziative che coinvolgono la collettività, sarò il loro megafono nelle istituzioni per questa giusta causa”, ha aggiunto il consigliere Santoro.