di Erika Noschese
Cerca la riconferma il consigliere regionale Corrado Matera, esponente oggi dei Popolari e Moderati, pronto a ricandidarsi al consiglio regionale della Campania a sostegno di Vincenzo De Luca. E proprio dalla Regione Matera ha dimostrato grande attenzione alle aree interne e al Vallo di Diano, in particolar modo attenzionando temi delicati quali la sanità.
Consigliere Matera, partiamo dal suo territorio: il Vallo di Diano. Tante le criticità, a partire dalla sanità…
«La questione della sanità e della carenza dei medici e del personale sanitario è una delle criticità più sentite non solo nel Vallo di Diano, ma in tutta la Campania, anzi in tutta Italia. Abbiamo affrontato un periodo molto complesso a livello regionale: dopo essere usciti da un lungo commissariamento che ha congelato le assunzioni, abbiamo subito il forte impatto della legge Quota 100, che ha portato a numerosi pensionamenti. Oggi, però, grazie ad una attenta programmazione e ad un ottimo lavoro da parte dell’Asl di Salerno, si sta lavorando per superare queste carenze attraverso l’indizione di nuovi concorsi. Ho personalmente rappresentato al direttore generale dell’Asl Salerno, che ringrazio per la disponibilità mostrata, l’esigenza di predisporre assunzioni specifiche per le Aree Interne ed inserire nei bandi di concorso un termine di 3/5 anni di permanenza dei vincitori nelle sedi assegnate al fine di evitare che i vincitori di concorso possano inoltrare immediatamente istanze di trasferimento presso altri plessi ospedalieri».
Autonomia differenziata, quale la sua opinione in merito?
«L’Autonomia Differenziata, nella sua forma attuale, rischia di compromettere profondamente l’equilibrio del nostro Paese. Sono stato tra i primi firmatari della richiesta di referendum per l’abrogazione di questa legge, convinto che accentui le diseguaglianze tra Nord e Sud, specialmente in settori cruciali come la sanità e l’istruzione. Senza correttivi, vedremo un ulteriore aumento del divario territoriale, tra il Nord ed il Sud, con ospedali e scuole delle aree interne del Sud sempre più penalizzati. Il rischio è che la rete dei servizi sanitari, già fortemente provate, subiscano ulteriori tagli. Per questo, insieme al Presidente De Luca, sono in prima linea nella raccolta firme per il referendum abrogativo, perché credo fermamente che sia fondamentale garantire a tutti i cittadini italiani gli stessi diritti e servizi, a prescindere dalla regione in cui vivono».
Un bilancio di quest’esperienza da consigliere regionale?
«Essere consigliere regionale è un’esperienza completamente diversa rispetto al ruolo di assessore, che avevo ricoperto nella prima Giunta De Luca. In questi anni ho cercato di monitorare attentamente tutti i progetti programmati in precedenza, assicurandomi che i cantieri e le opere finanziate venissero portati a compimento. È stata una sfida, ma anche una grande soddisfazione, vedere concretizzarsi tanti interventi. Ho anche lavorato sul fronte legislativo, collaborando con i miei colleghi per creare norme che possano migliorare la qualità della vita dei cittadini campani».
Lei presta molta attenzione al fattore scuola: cosa si potrebbe fare oggi in termini di edilizia scolastica? Sono tante le criticità…
«Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, ci sono molte criticità, ma posso dire con orgoglio che la Regione Campania ha fatto passi avanti significativi. Durante la mia esperienza nella Giunta De Luca, abbiamo programmato e finanziato numerosi interventi. Alcuni si sono realizzati da tempo, altri si sono realizzati proprio in questo periodo, come l’inaugurazione recente del plesso scolastico di Buonabitacolo, mentre altri sono in corso di realizzazione. Continuerò a lavorare affinché tutti i progetti programmati trovino una conclusione positiva, perché investire nella scuola significa investire nel futuro dei nostri giovani».
Aree interne, quali progetti per la loro valorizzazione?
«Le aree interne, in particolare il Vallo di Diano, sono state al centro delle attenzioni della Giunta De Luca. Grazie a finanziamenti mirati, come i 20 milioni di euro assegnati al Vallo di Diano, siamo riusciti a mettere in campo numerosi progetti. Il mio obiettivo è continuare a lavorare affinché queste aree possano godere di uno sviluppo integrato. Sono convinto che, anche grazie alla vicinanza con infrastrutture strategiche come l’aeroporto di Pontecagnano e la futura stazione dell’alta velocità, il Vallo di Diano e il Cilento possano diventare un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile del territorio».
Quali iniziative mettere in campo per evitare lo spopolamento delle stesse?
«Lo spopolamento delle aree interne è un fenomeno che va contrastato con determinazione.
Innanzitutto, dobbiamo continuare a opporci all’Autonomia Differenziata, perché peggiorerebbe la situazione, tagliando ulteriori servizi essenziali e costringendo i nostri cittadini ad andare via. Inoltre, è fondamentale puntare sui punti di forza delle aree interne, come il turismo esperienziale, i borghi, le bellezze naturalistiche e l’enogastronomia. Durante il mio assessorato al turismo abbiamo diversificato l’offerta turistica, cercando di dare forza alle aree naturalistiche, ai borghi, alla buona cucina, al turismo esperienziale e a quello religioso. Sono convinto che questa sia la strada giusta da continuare a percorrere per rivitalizzare le nostre aree interne e i loro centri storici, e per creare nuove opportunità di sviluppo».
Regionali, cerca la riconferma?
«Per la mia formazione, che è frutto di una esperienza di centro e di un’area moderata, essendo cresciuto prima nella Democrazia Cristiana e poi nei Popolari, sono profondamente convinto che da soli non si va da nessuna parte. Solo con il lavoro di squadra si ottengono risultati concreti: per questo motivo in questi anni che mi hanno visto prima Assessore e poi Consigliere Regionale ho costruito una solida rete di amministratori locali, con i quali ho rapporti quotidiani. Quindi la risposta alla sua domanda è “si”, intendo mettere questa rete a disposizione delle comunità. Per questo motivo mi candiderò nuovamente, con l’obiettivo di continuare a lavorare per il bene del territorio».
Crede nell’ipotesi campo largo che vede insieme al centrosinistra anche il Movimento 5 Stelle?
«Non è solo una questione di numeri, ma di programmi condivisi, e bisogna prima di tutto capire se l’elettorato dei Cinque Stelle è pronto a condividere un’esperienza di Governo.
Credo che un’alleanza ampia, basata su un programma di governo comune, possa ottenere ottimi risultati. Tuttavia, come dicevo, è necessario che l’elettorato del Movimento 5 Stelle sia davvero pronto a condividere questa esperienza. L’importante per la definizione di un qualsiasi campo largo, inoltre, è lavorare insieme su obiettivi concreti e soprattutto condivisi, perché dopo il voto e in caso di vittoria si dovranno dare risposte efficaci ai cittadini».
Terzo mandato per il presidente De Luca: favorevole o contrario?
«Sono assolutamente favorevole al terzo mandato per il Presidente Vincenzo De Luca. Ha dimostrato di essere un leader autorevole e capace, mettendo in campo politiche che hanno rilanciato la Campania. Credo che sia necessario dare continuità al suo lavoro, per completare un ciclo di crescita e sviluppo che ha già portato risultati importanti, e che può offrire ancora molto alla nostra regione. Penso che sia giusto far scegliere ai cittadini chi dovrà essere il Presidente della Regione».