
Se da una parte il centrosinistra sta proponendo numerosi nomi per la successione a Franco Alfieri, a destra le cose sono più semplici anche per una questione matematica, essendo i primi cittadini appartenenti a quell’area politica in numero minore. Su tutti, ma la decisione non è ancora ufficiale, pare sia stia rinforzando il nome del sindaco di Lustra Luigi Guerra. Su di lui punterebbe il locale coordinamento di Fratelli d’Italia, partito al quale ha ufficialmente aderito nello scorso mese di novembre, e si troverebbero d’accordo anche gli esponenti e gli attivisti di altri territori provinciali. Eletto nell’autunno del 2020, in questi anni di amministrazione Guerra si è fatto conoscere come amministratore attento, nonostante le tante difficoltà nelle quali devono operare i sindaci dei piccoli comuni, in particolare nel Cilento. Proprio questa difficoltà, lo ha fatto allontanare dalla politica locale a guida Pd e avvicinare al partito di Giorgia Meloni, operazione riuscita anche grazie all’intercessione del coordinamento territoriale che lo ha fortemente voluto. Eletto presidente della Comunità Montana Alento Monte Stella per poi essere tradito dal suo stesso assessore, il delegato di Perdifumo Andrea Russo, che dopo pochi giorni ha firmato una mozione in favore di colui il quale sarebbe stato poi eletto presidente. Giovane, volenteroso e con l’obiettivo di fare il proprio meglio per il territorio, Luigi Guerra potrebbe essere il candidato ideale di un centrodestra in netta crescita nei vari territori della provincia di Salerno. I diretti interessati all’interno del coordinamento e del partito, per il momento, non si espongono, ma pare proprio che in più di uno abbia chiesto la sua disponibilità. Il sindaco, dal canto suo, si sarebbe preso qualche giorno per decidere e per eventualmente sciogliere le riserve. Nei prossimi giorni se ne saprà certamente di più. Previsto a breve, infatti, un vertice della coalizione di centrodestra per individuare il proprio candidato da opporre a quello del Partito Democratico per la poltrona più importante di Palazzo Sant’Agostino. Arturo Calabrese