di Andrea Pellegrino
Enti, partecipate, società a totale capitale pubblico, fondazioni. Il giro è enorme, anzi immenso ed in questo periodo (con le elezioni regionali alle porte) assume caratteri ancor più significativi e determinati. Insomma gli annunci, le richieste di dimissioni e quant’altro oggi giunga da Palazzo Sant’Agostino ha il suo perché. Spazzare via decine e decine di persone che occupano poltrone di vertice e nei diversi ed innumerevoli consigli d’amministrazione. Partiamo dalle società, oltre alle note Aeroporto, Ecoambiente ed Arechi Multeservice, se ne contano un’altra ventina nelle quali la Provincia di Salerno ha la sua rappresentanza. Come per esempio nella società consortile “Magna Graecia Sviluppo”. Qui siede per volontà della provincia di Salerno, Giuseppe Fiorillo, nominato nel dicembre nel 2012. Poi c’è il Consorzio Ortofrutticolo dell’Agro Nocerino Sarnese, dove la Provincia ha una quota del 7 per cento o, ancora, il Consorzio ortoflorofrutticolo di Paestum. Qui, in particolare, su nomina della Provincia di Salerno siede ancora Mario Miano – già assessore provinciale (giunta Cirielli) – come consigliere d’amministrazione. C’è, poi, spulciando le carte, l’agenzia locale di sviluppo della Valle del Sarno Patto dell’Agro. Qui siedono, su proposta degli esponenti di Palazzo Sant’Agostino, tutti i sindaci del comprensorio, ed in più, Guido Verderosa (esponente dei Fratelli d’Italia) che percepisce 7500 euro annui e l’amministratore delegato (compenso da 20mila euro l’anno), Generoso Zollo. Prosegue l’elenco con l’Agenzia locale di sviluppo Sele picentino, oggi guidata da Vito Lupo, affiancato da cinque membri del collegio sindacale, tra cui William Rossi. Più significativa, politicamente, la situazione nell’Arechi Multiservizi. Qui c’è un presidente, il contestato (dal centrosinistra) Marcello Feola che percepisce 57mila euro l’anno, affiancato da due membri del Cda (Licia Cristiano e Roberta Morena) e da quattro membri del collegio sindacale. Stessa situazione per Ecoambiente oggi gestita da Mario Capo (con stipendio da 50mila euro anno) e da due consiglieri d’amministrazione (Sara Fariello e Giovanni Senatore). Nell’assetto societario spunta anche il nome di Roberto Bellizia, consigliere comunale di Cava de’ Tirreni che percepisce 22mila euro annui come revisore legale unico della società. Poi ci sono le Fondazioni. Rocco Giuliano, ad esempio, siede per conto della Provincia di Salerno nella Mida – musei integrati dell’ambiente; Adriano Bellacosa ed Edmondo Cirielli siedono invece nella famosa Fondazione Ravello, guidata dall’ex ministro Renato Brunetta. Un posto anche nella fondazione “Filiberto Menna” dove allo stato compare lo stesso Antonio Iannone, già presidente dell’ente. Tre posti, invece, nel museo artistico industriale di ceramica “Manuel Cargaleiro”, attualmente occupati da Bellacosa, Iannone e Bignardi e sette posti nella fondazione Cris guidata, oggi, da Giovanni Torre. Ancora ci sono i “Salernitani nel mondo” dove il cda è composto da Bellacosa, Cirielli, Alfonso Cantarella e Guido Arzano. Infine la fondazione Meridies dove c’è Francesco Fasolino quale rappresentante della Provincia di Salerno. Ma non finisce qui. L’elenco prosegue con l’Asi, primo obiettivo dell’amministrazione Canfora. Qui, oltre il presidente Cassandra siede all’interno del Consiglio d’Amministrazione, Massimo Cariello (che beneficia di un compenso lordo di 36mila euro annuo). Poi, l’Uncem e l’Unione regionale province campane. Anche in questo caso Palazzo Sant’Agostino potrà essere rappresentato nelle rispettive assemblee. Posti a disposizione anche nelle varie associazioni. Come l’Irvat (istituto per la valorizzazione e la tutela dei prodotti regionali). Qui come rappresentante provinciale ci sono Imma Vietri e Stefania Cammarano. Poi l’Enoteca provinciale con il presidente Cappuccio, nominato appunto da Palazzo Sant’Agostino. Ancora il centro studi “Antonio Genovesi” nel cui Cda siedono Alberto Vitolo, Antonio Iannone, Carlo Vitolo, Giovanni Pecoraro e Gennaro Aievoli. L’amministrazione provinciale gode anche di due rappresentanti nel centro studi ambiente e legalità “Joe Petrosino”. Oggi i componenti sono Antonio Fortunato e Felice Tierno. Insomma un bel giro di nomine che l’ente Provincia potrebbe trovarsi a gestire nelle prossime settimane. Ecco perché c’è chi invoca il “si faccia presto”.