di Erika Noschese
Una presenza ampiamente annunciata ma, all’ultimo minuto, il forfait. Ancora una volta il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sceglie di fuggire rispetto ad argomenti delicati e seri che vanno oltre la sterile polemica contro il partito o il classico show da perenne campagna elettorale. Al Salerno Boat Show, ieri mattina, c’erano anche le telecamere di Piazza Pulita, programma di La7 che la scorsa settimana ha raccontato quanto accade al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi d’Aragona. Telecamere che, a quanto pare, hanno indispettito il “governatore” che, giunto quasi al Marina d’Arechi ha fatto dietrofront pur di non dare spiegazioni, in pieno stile deluchiano del resto. A non sottrarsi è invece il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli che sembra però non aver compreso davvero il dramma che vivono i pazienti bisognosi di cura, legati ad una barella del pronto soccorso in attesa di un letto disponibile in reparto. «Non ricade nelle mie competenze la riorganizzazione del pronto soccorso ma non mi sottraggo ad un ragionamento generale: il pronto soccorso di Salerno vive una situazione di frontiera, nel senso che a fronte di una carenza di personale perchè i medici fuggono dal partecipare ai concorsi, paghe basse rispetto agli standard europei e a Salerno combattono con accessi quotidiani vertiginosi, i reparti sono saturi e non si può trasportare il malato in reparto dopo le visite in pronto soccorso e restano nella sede in una condizione assolutamente scomoda che va guardate – ha detto il primo cittadino – C’è carenza di personale, difficoltà eccezionale dettata dall’afflusso al pronto soccorso e quindi obiettivamente le risposte sono queste. So che i medici svolgono il loro lavoro con professionalità e solerzia così come il personale infermieristico, molte delle cose che sono state denunciate sono frutto di una lettura malevola di quanto accade. Naturalmente, non ci si sottrae a qualsiasi considerazione o ipotesi di lavoro, non riguarda le mie competenze ma ho incontrato il direttore D’Amato, manager di primo livello con il quale avremo ulteriori colloqui per capire quali possono essere le risposte che l’amministrazione può articolare».