di Erika Noschese
Continua la battaglia politica da parte dei consiglieri di opposizione contro la bozza di regolamento presentata dal dirigente comunale Luigi Della Greca e che presenta oggi troppi errori, facilmente impugnabile dinanzi al Tar qualora dovesse essere approvata in giunta e il ricorso di uno degli uomini del comandante Rosario Battipaglia. Ad intervenire sul tema i consiglieri di opposizione Michele Sarno (FdI) e Dante Santoro (Prima Salerno) che hanno promesso battaglia dentro e fuori le istituzioni. «Questa bozza di regolamento va strappata e riscritta», hanno attaccato i consiglieri che attendono ancora il passaggio in commissione Statuto e Regolamento, come prevede la norma, prima di essere discussa con le organizzazioni sindacali. «Siamo alle solite, è il modo di agire di questa amministrazione, dove il concetto del merito viene sacrificato, sulla base degli interessi politici – ha attaccato l’avvocato penalista Michele Sarno – E’ una cosa che abbiamo detto anche in campagna elettorale, l’abbiamo ribadito nei consigli comunali, ma purtroppo continuano su questa falsariga. Ritengo che l’amministrazione debba fare una riflessione attenta ed accurata e secondo me debba modificare completamente questo regolamento che non rende giustizia ai sacrifici ed alla qualità di tante persone che si impegnano nella nostra comunità e che dovrebbero veder riconosciuti i propri impegni e le proprie qualità». E proprio il penalista ha acceso i riflettori sull’aspetto giuridico del regolamento e dei possibili ricorsi che potrebbero essere fatti in caso di approvazione da parte della giunta comunale. «Non sono un’amministrativista e non mi voglio sostituire ai colleghi, ma credo che ogni atto della pubblica amministrazione possa essere da uno o più soggetti impugnato dinanzi all’autorità giudiziaria. Ritengo che qualcuno, nel caso specifico, possa far valere i propri diritti dinanzi al Tar. Ad ogni buon conto, ora che queste anomalie, in questa bozza di regolamento, sono state evidenziate, al netto di quelle che sono le posizione politiche, quando un atto amministrativo rileva dei deficit è evidente che la stessa amministrazione dovrebbe andare in autotutela e rivalutare completamente tutte quelle cose che sono delle criticità oggettive – ha detto – Nel prossimo consiglio comunale parlerò di questa bozza di regolamento, chiedendo spiegazioni, perché questa è una di quelle situazioni davvero importante e davvero d’interesse dei cittadini, e sono sicuro che questo argomento raccoglierà la sensibilità di tutti i consiglieri, non solo dell’opposizione, ma credo anche della maggioranza». «Il tema è serio, rientra nell’annoso problema di selezione che questa amministrazione politica ed istituzionale porta avanti da decenni a Salerno. Sicuramente andrò fino in fondo in tutte le sedi competenti per capire cosa c’è dietro questa bozza scritta da Della Greca, che non è di certo a favore del merito ma a favore di pochi. Assurdo poi vedere che, in una città che si dice turistica, non consideri fondamentale che gli agenti della municipale conoscano almeno una lingua straniera. Ma la cosa ancora più grave da ricercare è capire se questa bozza di regolamento rientri nel metodo di servilismo di un determinato sistema». Santoro ha annunciato poi l’intenzione di andare avanti, anche fuori dalle sedi istituzionali se necessario: «Da parte mia non sarà approvata. Farò in modo che venga cancellata e riscritta. Il regolamento per le progressioni verticali deve premiare il merito non gli amici. Quindi lotterò anche e soprattutto nell’interesse del Comando della Polizia Municipale, degli uomini e delle donne, che ogni giorno lavorano e si impegnano per dare lustro alla divisa che indossano e per dare il mio servizio possibile alla comunità».