Progressioni verticali, Della Greca porta in commissione il nuovo regolamento - Le Cronache
Salerno

Progressioni verticali, Della Greca porta in commissione il nuovo regolamento

Progressioni verticali, Della Greca porta in commissione il nuovo regolamento

Come annunciato nei giorni scorsi, il funzionario comunale Luigi Della Greca, ieri mattina è stato ascoltato nuovamente dai componenti della commissione Finanze, Statuto e Regolamento, presieduta dal consigliere comunale Fabio Polverino. Una convocazione avvenuta a seguito dell’incontro con le organizzazioni sindacali in merito al regolamento per le progressioni verticali in deroga. Della Greca, ha illustrato, la nuova bozza di regolamento che sarà presentata ai sindacati il prossimo 13 febbraio. Una bozza, che, comunque, subirà ancora qualche piccola modifica, prendendo spunto, da quanto detto dai consiglieri comunali. Diverse le novità rispetto alla prima bozza. Tra tutte l’abbassamento dei punti totali che si potranno ottenere, che da 130 scendono a 100, sia per quanto riguarda le progressioni dei dipendenti comunali e sia per quanto concerne la polizia municipale. E qui spiace doverlo sottolineare ancora una volta, ma c’è nuovamente un errore che porterebbe, qualora non venisse modificato il regolamento, ad una possibile impugnazione davanti al Tar. Nella nuova bozza, infatti, restano 4 i criteri con i quali i candidati saranno valutati, ogni criterio ha un suo punteggio massimo, ma, come dice il contratto nazionale del lavoro, per ogni criterio bisogna che il minimo dei punti da assegnare sia non inferiore al 20% dei punti totali. Quindi su 100 punti il 20% è 20 (la matematica non è un opinione, ma un dato di fatto). Pertanto l’errore, al quale, alcuni consiglieri al termine della commissione hanno chiesto a Della Greca di porvi rimedio riguarda questa volta il colloquio, che per gli Operatori esperti è stato valutato 12 punti, mentre per la polizia municipale 16 punti. Appunto, inferiore a 20. Di qui la richiesta di alcuni consiglieri, fuori della seduta di commissione, di accorpare il colloquio nella sezione delle competenze professionali, oppure aumentare il punteggio fino a 20 punti. Ma andiamo avanti. Passa, dunque la linea dei consiglieri comunali che nel precedente incontro con Della Greca avevano presentato le loro richieste per stilare un regolamento che fosse equo e soprattutto meritocratico.
Passa la linea dei consiglieri comunali con una revisione totale dei punti assegnati per ogni categoria. E così l’anzianità di servizio, che nella prima bozza era valutata con 60 punti totali per i dipendenti comunali e 50 punti totali per la polizia municipale, scende a 48 punti per i dipendenti comunali e a 34 per gli agenti della polizia municipale. I titoli di studio che prima venivano valutati con solo 20 punti, ora saranno valutati sempre con 20 punti per i dipendenti comunali e con 30 punti per gli agenti della municipale.
Le competenze professionali che prima valevano 30 punti ora invece varranno 20 punti.
Poi ci sono i famosi punti del colloquio, che come abbiamo detto o dovranno essere modificati oppure aggiunti alle competenze professionali per evitare qualsiasi ricorso al Tar da parte di uno o più dei partecipanti. Nel corso della commissione Della Greca ha anche spiegato che dei tre componenti della commissione che eseguirà i colloqui, due saranno uguali per entrambe le categorie e che il comandante Battipaglia non sarà comunque presidente della Commissione che valuterà gli agenti della municipale. Sempre per quanto concerne il colloquio Della Greca ha ribadito che le domande saranno a sorteggio. Di qui la richiesta della consigliera Willburger di prevedere non tre buste come nelle precedenti Progressioni Verticali, ma bensì almeno il doppio delle domande rispetto al numero dei partecipanti. Sul fronte Titoli di Studio, la consigliera Barone, appoggiata in pieno dalla consigliera Willburger hanno chiesto di rivedere il punteggio per il diploma di scuola secondaria, considerato troppo alto per un titolo di studio senza il quale non si avrebbe diritto a partecipare alle progressioni, ed ancora hanno chiesto di rivedere la distribuzione dei punti per la laurea triennale e per la Laurea magistrale o vecchio ordinamento. Nello specifico, il punteggio delle due lauree è stato diviso in tre parti, ovvero per la triennale un punteggio più alto per chi si è laureato con 110 e poi un punteggio intermedio per chi si è laureato da 86 a 109 ed un punteggio inferiore per chi si è laureato con un voto inferiore a 86, mentre per la laurea il punteggio più alto lo si ottiene solo con la lode (altro grande errore, perché chi ha preso 110 e non ha avuto la lode perchè magari quel giorno i “santi in paradiso si erano voltati dall’altra parte, non può essere penalizzato), poi un punteggio intermedio per chi si è laureato da 110 a 105 ed un terzo punteggio, più basso, per chi si è laureato con meno di 105. La richiesta delle due consiglieri comunali al funzionario è quella di rimodulare il tutto con una divisione in cinque parti e non in tre, così da non equiparare troppo tra di loro i voti di laurea. empre per quanto concerne i titoli di studio, il consigliere Di Popolo, ha poi chiesto di valutare con un punteggio maggiore coloro che hanno conseguito una Laurea attinente al lavoro che svolgono. Per quanto concerne le competenze professionali, anche qui, passa la linea dei consiglieri comunali. Dunque i corsi di formazione saranno ritenuti validi solo quelli organizzati dall’ente, ridotti ad un massimo di 6 i punti per gli incarichi formalmente acquisiti, inserita la certificazione di conoscenza della lingua inglese comprovata da certificazioni rilasciate da soggetti autorizzati e riconosciuti. E su questo punto, caro anche al consigliere Iannelli, ancora le consiglieri Willburger prima e Barone poi, hanno chiesto di fare una distinzione tra chi ha una certificazione di tipo A2 e chi ha una certificazione di livello C. Per quanto riguarda le competenze digitali, invece Della Greca ha cercato una via di mezzo per non scontentare nessuno, anche se questa via di mezzo non sembra proprio del tutto legale. Infatti, il funzionario ha stabilito che il punteggio per le competenze digitali è attribuibile esclusivamente in caso di attestazione sul possesso delle competenze digitali resa dal dirigente del Settore di appartenenza del dipendente, previa verifica delle postazioni informatiche attive, oppure in possesso della ECDL. Insomma se non si ha la certificazione riconosciuta dal Miur ci pensa il dirigente del settore a dire se un dipendente oppure un agente della municipale ha le competenze digitali adeguate. Opposizione a questo da parte di alcuni consiglieri, ma Della Greca ha spiegato che tale certificazione verrà rilasciata solo a coloro i quali saranno in grado di utilizzare il Sistema Informativo Multicanale per gli Enti Locali. Il problema resta sempre lo stesso, il dirigente che dovrà rilasciare tale certificazione ha un’autorizzazione del Miur per farlo? E’ previsto in sede di colloquio una domanda oppure una dimostrazione che ciò che è stato certificato corrisponde al vero? E’ giusto che chi ha pagato per seguire un corso e di conseguenza ha studiato venga equiparato ad altri? Ma soprattutto si è sicuri che questo non comporti eventuali ricorsi al Tar? Domande alle quali Della Greca per ora non ha risposto, ma che si spera, prima o poi, risponderà. Infine, su sollecitazione del consigliere Di Popolo, si è parlato dell’idoneità ottenuta nei precedenti concorsi. Della Greca ha ammesso di essersi dimenticato l’inserimento del riconoscimento dell’idoneità e che nella bozza definitiva che sarà presentata ai sindacati, verrà inserito. Soddisfatti i consiglieri comunali, i quali comunque sperano, ed in parte sono sicuri, che il funzionario apporti, entro il prossimo 13 febbraio (giorno dell’incontro con le sigle sindacali) le ultime modifiche così da rendere il regolamento davvero meritocratico ed equo per tutti.