di Monica De Santis
“Questo non è amore”, è questo il titolo del progetto permanente che è stato messo in atto ieri mattina dalla Polizia di Stato di Salerno per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne. Gli agenti insieme ai volontari della Croce Rossa Italiana, hanno allestito un gazebo in piazza Portanova, distribuendo volantini ed altro materiale informativo a tutte le donne. Un modo questo per favorire l’emersione della violenza di genere agevolando e favorendo il contatto con le vittime per fornire loro supporto, ma anche e soprattutto per metterle a conoscenza degli strumenti a loro disposizione per difendersi da chi usa la violenza invece che l’amore. Violenza intesa non solo come quella fisica, ma anche psicologica ed economica. I primi segnali per capire se si è vittima di una violenza, spiegano gli agenti presenti ieri a piazza Portanova… “Come anche illustrato sul volantino informativo è capire se chi ci sta accanto ci controlla gelosamente, ed ancora se ci umilia, se deride spesso di voi anche in presenza di persone estranee, se vi fa sentire inadeguate, se vi colpevolizza, o ancora se vi tiene lontano dagli amici ed anche dai familiari, se condiziona il vostro abbigliamento e soprattutto se vi obbliga a rapporti sessuali”. Questi insomma sono alcuni dei segnali che dovrebbero mettere in allarme le donne ed aiutarle a difendersi da uomini che vogliono essere più che altro padroni e non compagni di vita. “Le donne hanno tanti strumenti per potersi liberare – spiega Giuseppina Sessa, dirigente sezione anticrimine – da questi comportamenti sbagliati dei propri compagni. Il controllo volere a tutti i costi il controllo dell’altra persona, la gelosia continuativa, sono tutti segnali di allarme. C’è, dunque, la possibilità di chiedere una misura di prevenzione nei confronti dell’altra persona, quando ci sono questi comportamenti che non sfociano in un reato. Ecco questa misura di prevenzione è l’ammonimento del questore che ha dato e sta dando ottimi risultati, perchè il soggetto viene ammonito ad avere un comportamento adeguato nell’ambito di quella relazione. In ogni questura c’è del personale specializzato, sia presso la divisione anticrimine, che presso la squadra mobile e quindi le donne possono recarsi da noi e sapere che incontreranno persone capaci di capire e di ricevere la denuncia in locali protetti facendole sentire a proprio agio. Non bisogna avere vergogna e neanche paura di venire da noi in Polizia a denunciare. Solo la denuncia è la vera ed unica arma se si vuole evitare tragedie come quella che è successa nei giorni scorsi a Pontecagnano”. A tutte le signore che ieri sono state avvicinate dai volontari è stato spiegato che sono attivi anche diversi numeri ai quali ci si può rivolgere, dal 112 al 1522 che è la rete nazionale antiviolenza, ed ancora il numero 800901010 che è il servizio di prevenzione e contrasto delle discriminazioni, oppure il numero verde contro le mutilazioni dei genitali femminili 800300558, o infine il numero verde antitratta 800290290.