di Andrea Bignardi
Le primarie del Pd come elemento di rigenerazione della democrazia: queste sono state le parole dell’ex senatore Alfonso Andria in occasione della pre- sentazione ufficiale delle liste per le elezioni dei rappresentanti dell’as- semblea regionale del Partito demo- cratico, che sosterranno la candidatura di Umberto Del Basso De Caro. Il parlamentare dem beneventano, già sottosegretario alle Infrastrutture du- rante i governi Renzi e Gentiloni, è stato presente ieri all’incontro preli- minare alle primarie di domenica pros- sima, in cui ha incontrato i candidati delle liste predisposte nei tre collegi in cui è stata suddivisa secondo il re- golamento delle primarie la provincia salernitana (Agro, Salerno – Cava – Costiera, Area Sud). A margine dell’incontro i candidati sono stati indirizzati sulle modalità di voto e su aspetti meramente tecnici della competizione elettorale, i due esponenti dem hanno anche esposto delle riflessioni di carattere politico, riguardanti sia il piano nazionale che quello locale. Le primarie hanno, se- condo l’ex presidente della Provincia di Salerno, un ruolo fondamentale per la tenuta della democrazia in un momento nel quale l’astensionismo, come dimostrato anche dai risultati delle elezioni sarde, si attesta su percentuali altissime, mai registrate nella storia repubblicana. «Nonostante in passato questo tipo di consultazioni sia stato usato in modo un po’distorto – ha affermato Andria – auspico che questa volta anche da queste parti riusciamo a dare un buon esempio su come esse debbano rap- presentare un momento di partecipa- zione spontanea non solo degli iscritti ma anche dei simpatizzanti del parti- to». Il già senatore sosterrà, come annun- ciato nelle scorse settimane, Nicola Zingaretti alla segreteria nazionale dem. Una scelta di campo differente sia rispetto a quella di Umberto Del Basso De Caro, “martiniano” di ferro, ma che non ha di certo impedito una piena convergenza a livello regionale sull’ex sottosegretario alle infrastrut- ture, facilitata anche dalla modalità di voto – che prevede l’utilizzo di due schede differenti. «C’è una certa libertà di scelta all’interno del Partito Demo- cratico in cui è vivacissimo il dibattito interno», ha commentato in merito Del Basso De Caro, che tuttavia ha an- che messo in risalto come il Pd viva un momento di estrema difficoltà – nonostante i risultati non deludentissimi riportati dal centrosinistra “am- pio” in Abruzzo e Sardegna. La pre- senza di De Caro nella città del gover- natore campano, che sosterrà come lui Martina, ha acceso i riflettori sui rapporti tra l’ex sottosegretario alle infrastrutture e De Luca, dopo la “pace” sancita tra i due in vista della prossima consultazione elettorale interna al partito. Per De Caro le divergenze sul fronte delle primarie (il presidente della Re- gione sosterrà Annunziata alla segre- teria regionale dei democratici, ndr) non rappresenterebbero il motivo di una rottura tra i due esponenti. Per l’ex sottosegretario è tuttavia impor- tante la separazione tra ruoli istitu- zionali e posizioni apicali: è necessario tenere ben distinti e separati gli scopi delle differenti figure. «Una candida- tura non può mai nascere contro qual- cuno – ha infatti affermato Del Basso De Caro – Ho grande rispetto per il ruolo di presidente della Regione ma esso è differente rispetto a quello di dirigente di partito. Bisogna tenere ben separati i due aspetti. Credo che sia tanto più credibile l’azione del par- tito quanto più apparirà autonoma. Se dovesse essere caudataria dell’isti- tuzione stessa, non sarebbe un bene per il partito».