Preziosi prima multava i titolari, poi proponeva il passaggio a ticketsms - Le Cronache Extra
Extra Ultimora Giudiziaria

Preziosi prima multava i titolari, poi proponeva il passaggio a ticketsms

Preziosi prima multava i titolari, poi proponeva il passaggio a ticketsms

di Erika Noschese

 

 

Permettere ad una società commerciale con sede legale a Bologna di monopolizzare la provincia di Salerno in cambio di denaro. Si può riassumere così la vicenda giudiziaria che vede protagonista Claudio Preziosi, 60 anni, mandatario Siae per il territorio salernitano al centro di un’inchiesta della Procura di Salerno che coinvolge anche Andrea Vitali, 40 anni, titolare della TicketSms Srl e Omar Riahi, 35 anni, responsabile commerciale della tech company bolognese. Agli indagati sono contestati i reati di corruzione e falso ideologico in atto pubblico commesso da privato e, secondo quanto ricostruito dalla Procura di Salerno, Preziosi, quale mandatario Siae per il territorio salernitano, abusando della sua funzione avrebbe sponsorizzato la società bolognese al fine di farla subentrare nel servizio biglietteria di esercizi di intrattenimento della provincia di Salerno, in cambio di somme di denaro formalmente giustificate con l’emissione di fatture non veritiere. Come già detto, l’inchiesta ha preso il via dopo la denuncia di Roberto Napoli, titolare della Pr Lab Srl che, per diverso tempo, ha subìto atteggiamento ostativi da parte di Preziosi che ha portato alla perdita di diversi clienti con un danno economico sicuramente importante ma difficile da contabilizzare. Dall’inchiesta è poi emerso il tentativo di Preziosi di assicurarsi anche la Sala Pier Paolo Pasolini di Preziosi provando a coinvolgere il patron del premio Charlot Claudio Tortora il quale avrebbe dovuto partecipare al bando del Comune di Salerno con la società bolognese con un investimento al 50%. Al bando avrebbe partecipato anche il teatro Pubblico Campano e l’obiettivo del mandatario della Sia Salerno era evitare questo in quanto nutriva, a suo dire, poca stima nei confronti di Alfredo Balsamo, direttore generale del teatro pubblico Campania. Preziosi per diverso tempo ha provato di convincere Tortora lasciando intende che la società di Bologna sarebbe andata avanti con o senza l’aiuto della famiglia Tortora. Obiettivo di Preziosi era quello di inserire la società di Bologna nel mercato salernitano tanto da spingere Ticketsms anche in un evento organizzato dall’Università degli Studi di Salerno. Ma non è tutto: Preziosi ha provato a conquistare la fiducia anche di “Salerno Sacra”, itinerario di storia, arte e fede per i più importanti siti ecclesiastici della città. Il progetto era quello di unire questa iniziativa al servizio trasporti attraverso un servizio di biglietteria al porto, chiaramente affidato alla Ticketsms con la predisposizione di un app per permettere ai visitatori di avere un servizio completo a 360 gradi. Progetto questo poi non andato in porto in quanto la società bolognese non riusciva a garantire un unico biglietto con tre diversi accessi. Nel mirino di Preziosi anche il presidente di Marina d’Arechi Agostino Gallozzi al quale era stata palesata l’ipotesi di utilizzare per il trasferimento dei clienti alcuni van a lui riconducibili ma Gallozzi aveva sempre declinato l’offerta in quanto il servizio veniva garantito da fornitori storici così come era stata declinata la proposta della biglietteria in quanto gli eventi musicali sono sempre a titolo gratuito.

Il tentativo di conquistare la serie A attraverso la Us Salernitana 1919

Claudio Preziosi aveva tentato di accreditare la Ticketsms anche in ambito calcistico. L’obiettivo finale era imporsi nel campionato di serie A attraverso la Salernitana, provando a sfruttare i rapporti di conoscenza con l’amministratore delegato Maurizio Milan e l’allora ufficio stampa Mara Andria. Il servizio di biglietteria è affidato alla società Vivaticket e la richiesta era quella di procedere con una sostituzione ma la proposta commerciale redatta dalla società di Bologna non possedeva i requisiti giusti e non aveva la licenza per svolgere l’attività.

I gestori di locali di intrattenimento sotto pressione

Per imporsi sul territorio di Salerno era necessario passare per le attività di intrattenimento e stando a quanto emerso dall’inchiesta nel mirino di Preziosi vi era la società Italsud Salerno per il Rocce Rosse. Proprio il locale era stato più e più volte multato dal mandatario della Siae Salerno, presente a quasi tutti gli eventi organizzati presso il locale di Vietri sul Mare. Il titolare del locale era un cliente di Roberto Napoli e più volte era stata presentata l’ipotesi di affidare il servizio di biglietteria alla Ticketsms ma l’operazione non era andata in porto ragion per cui vi erano i controlli frequenti e le tante sanzioni. Tra le attività che doveva finire nelle mani della società bolognese anche il Dolce Vita e il Sea Garden, con Armando Mirra, legale rappresentante del primo locale e socio di maggioranza del secondo, cliente di Napoli ma solo il Dolce Vita passa a Ticketsms. Stesso discorso vale per il Modo e il Maremò che avevano il servizio di biglietteria con GO2, società in provincia di Napoli e, alla fine, entrambi i locali si sono affidati alla società di Bologna almeno nelle serate senza prevendita. Proprio il mandatario della Siae Salerno nel 2021 aveva elevato una sanzione ai due locali per circa settemila euro, regolarmente pagati per poi non ricevere ulteriori controlli dopo l’affidamento alla bolognese.

Sempre nel mondo dello sport, la società di Vitali era entrata in contatto con la Lega di Pallavolo così come la federazione italiana di pallacanestro per la serie A1. Operazione andata a buon fine con Preziosi che parlava per nome e per conto della società, pur non avendo ufficialmente alcun incarico nella stessa. Ticketsms tentava di imporsi anche nel mondo della cultura con la vendita dei biglietti per i templi di Paestum, accordo che – a detta di Preziosi – sarebbe stato raggiunto attraverso la stazione Marittima e che avrebbe permesso alla società di imporsi a tal punto da non avere rivali in Italia. La società voleva mettere in 3D i templi e attraverso la Salerno Cruises sarebbe andata in porto l’operazione con la presenza dei croceristi, progetto questo voluto proprio dal direttore del parco di Paestum Tiziana D’Angelo. Un giro di affari importanti con Preziosi che otteneva la somma economica concordata attraverso fatture false con un agente di commercio titolare di partita Iva che si emetteva fatture false alla ticketsms. Preziosi operava sui locali sotto controllo della Siae di Salerno e spesso la proposta di affidarsi alla società di Bologna giungeva dopo una serie di controlli alle attività in questioni e in diversi casi anche di sanzioni amministrative per una serie di irregolarità che secondo il mandatario erano state riscontrate.