Portato in codice rosso al pronto soccorso: rubata la collana d'oro - Le Cronache
Cronaca

Portato in codice rosso al pronto soccorso: rubata la collana d’oro

Portato in codice rosso  al pronto soccorso:  rubata la collana d’oro

di Erika Noschese

Accusa un malore, viene trasportato in ospedale e, durante una serie di accertamenti, subìsce il furto della collana, oggetto di valore al quale è legato da ricordi di famiglia. La denuncia arriva dal giornalista ed ex direttore di banca, Vincenzo Sica. I fatti risalgono allo scorso 7 luglio quando, verso le 6.30, mentre era impegnato durante la solita corsa mattutina accusa un malore. Sica perde i sensi mentre era nei pressi della Cittadella Giudiziaria e viene soccorso da alcuni passanti che contattano il 118. Immediato l’arrivo dell’Humanitas che ha trasportato l’uomo in ospedale; giunto in codice rosso al pronto soccorso sono partiti tutti gli accertamenti del caso. “Sono risaliti alla mia macchina, parcheggiata poco distante dall’ingresso della Cittadella e i vigili urbani sono riusciti a recuperare il mio cellulare e mettersi in contatto con la mia famiglia – ha raccontato l’uomo – Ricordo ben poco, ero intubato e hanno fermato l’emorragia prima di effettuare la Tac”. A quel punto, Sica ha dovuto togliere tutti gli oggetti: “ricordo perfettamente, avevo la collanina e lo hanno comunicato anche i vigili ai miei familiari, dopo la Tac sono stato ricoverato in cardiologia e mi sono ricordato di non avere la collanina d’oro – ha raccontato ancora il giornalista – Ho chiesto agli infermieri che mi hanno confermato di non aver mai ricevuto miei oggetti personali e anche in pronto soccorso nessuno sapeva niente”. L’uomo ieri – dopo settimane di ricovero in ospedale – ha sporto regolare denuncia. “Sono tornato in ospedale ieri, ho chiesto nuovamente spiegazioni e volevo denunciare alla stazione dei carabinieri che dovrebbe essere presente nei pressi della struttura ospedaliera ma non è stato possibile perché non c’era nessuno presente. Quello che è accaduto a me è emblematico di un sistema ospedaliero totalmente abbandonato, finito nel dimenticatoio degli enti di competenza perché è inconcepibile che dopo un ricovero ospedaliero una persona debba fare i conti con furti perché di questo si tratta – ha raccontato ancora – Ero ferito, il personale avrebbe dovuto tutelare me stesso e i miei effetti personali”. I familiari hanno chiesto più volte spiegazioni ma senza nulla. “Sono stato ricoverato 23 giorni alla clinica coronaria, ho ricevuto la migliore assistenza ed è giusto confermarlo ma quanto accaduto è davvero vergognoso, un episodio senza precedenti; bisogna stigmatizzare questi episodi, era un ricordo al quale ero legato molto e non possiamo accettare quanto accade in ospedale dove non vi è un minimo di sicurezza”. I vigili hanno più volte confermato che al collo di Sica c’era la collanina d’oro ma dal Ruggi nessuna spiegazione in merito. Non è la prima volta che presso l’azienda ospedaliera si verificano episodi simili; in più occasioni, infatti, gli utenti hanno registrato furti di oggetti personali durante il loro ricovero. Nonostante le tante sollecitazioni ad oggi la sicurezza non sembra essere priorità per i vertici aziendali e nel frattempo si sprecano le denunce da parte di utenti e familiari che chiedono spiegazioni.