Erika Noschese
Il comando di polizia municipale di Salerno cade a pezzi. A denunciarlo e a chiede un incontro urgente con il sindaco Enzo Napoli è il segretario generale della Csa Angelo Rispoli. Nei giorni scorsi infatti, il solaio presente all’ingresso dell’edificio di via dei Carrari, presso la zona industriale della città capoluogo, è crollato al suolo. In quell’occasione, per fortuna, non si sono registrati feriti. Immediato è stato anche l’intervento dei vigili del fuoco che hanno poi proceduto con la messa in sicurezza dell’area, insieme ai tecnici comunali del settore Pubblica Incolumità. «Il comando cade a pezzi e non si vede un miglioramento nemmeno in altri ambiti, a partire dal processo di digitalizzazione previsto per i documenti ma che ci vede costretti a usare ancora carta riciclata – ha dichiarato il segretario generale, secondo cui da anni la struttura di via dei Carrari necessiterebbe di interventi di ordinaria e straordinaria amministrazione a causa del degrado in cui versa – Non parliamo poi delle camere di sicurezza e degli altri strumenti di autodifesa che restano sempre obsoleti». Secondo la Csa provinciale mentre la struttura crolla «la classe politica locale pensa ad altro». Da qui la richiesta di un incontro immediato con il sindaco Vincenzo Napoli per fare chiarezza su quanto accaduto nei giorni scorsi. «Non si tratta di un caso isolato, da anni ripeto che la sede è inadeguata per il lavoro degli agenti – ha dichiarato il sindacalista – Qui, invece di garantire la sicurezza ai cittadini, a rischiare l’incolumità siamo noi operatori di polizia». Duro il monito del segretario generale: «Questo non possiamo permettere che accada. Ecco perché il sindaco Vincenzo Napoli deve assumersi le responsabilità di chiarire a città e sindacati cosa vuole fare in merito a questo problema». Il comando di polizia municipale, ormai, cade letteralmente a pezzi e non si vede un miglioramento nemmeno in altri ambiti, a partire dal processo di digitalizzazione previsto per i documenti ma che ci vede costretti a usare ancora carta riciclata. «Non parliamo poi delle camere di sicurezza e degli altri strumenti di autodifesa che restano sempre obsoleti – ha aggiunto Rispoli – Il corso sullo spray al peperoncino è un lontano ricordo che risale ad oltre 4 anni fa ed anche allora non riguardò tutti gli operatori: questo nonostante al nostro interno esistono operatori preparati professionalmente che addirittura sono istruttori di autodifesa e tecniche operative presso altri comandi». Per queste ragioni, secondo il segretario generale della Csa provinciale serve un confronto con il primo cittadino perché in questo modo la sicurezza in città non è garantita: «Un faccia a faccia utile e che porti a risoluzioni immediate. Questo lo chiediamo da tempo all’assessore alla viabilità, Mimmo De Maio, e sarebbe ora di attuarlo», ha aggiunto Rispoli.