L’Accademia del Tiro Salernitana è una associazione sportiva che si prefigge l’obiettivo di creare un poligono di tiro aperto a tutti, senza distinzioni di alcun genere, e con il principio fondamentale di promuovere lo sviluppo e la diffusione dell’attività sportiva, intesa come mezzo di formazione psico-fisica e morale.
La struttura consente il divertimento, in ambiente sicuro, agli appassionati di varie discipline di tiro: dinamico sportivo, operativo difensivo, statico, avancarica, aria compressa ed air soft.
Situata nel Comune di San Cipriano Picentino, la struttura nasce tra persone che si incontrano casualmente e che, trovatesi in sintonia, decidono di mettere in condivisione le proprie esperienze e conoscenze per giungere ad uno scopo comune e condiviso: creare una struttura moderna, sicura, unica nel suo genere, nelle immediate vicinanze di Salerno.
L’Associazione si distingue anche nel campo del sociale sostenendo, annualmente, la “SOS Sostenitori Santobono onlus” impegnata nel realizzare progetti all’Ospedale Pediatrico Santobono di Napoli.
Da due anni, il 25 novembre, in concomitanza con la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il poligono organizza la manifestazione sportiva “Stop Violence”: gara di tiro con ricavato devoluto in beneficenza all’Associazione Le Kassandre, impegnata appunto nel contrasto alla violenza sulle donne.
Il poligono è frequentato anche da personale delle Forze Armate e/o di Polizia, per potersi esercitare ulteriormente, rispetto a quanto già fanno con i loro corpi di appartenenza?
“Si, una percentuale dei frequentatori abituali è rappresentata da personale di Forze Armate che praticanol’attività sportiva anche allo scopo di esercitarsi ulteriormente rispetto a quanto già fanno nei loro corpi di appartenenza”.
I frequentatori della struttura sono semplici appassionati e cultori delle armi o avete una fetta, più o meno ampia, di persone che hanno acquistato armi per difesa personale e vengono ad esercitarsi per saperle utilizzare al meglio in caso di necessità?
“La nostra struttura ospita prevalentemente appassionati e tiratori agonisti impegnati nello svolgimento dell’attività sportiva. Tra questi spiccano anche nomi di tiratori di caratura internazionale cresciuti nel nostro vivaio. La richiesta da parte di persone che ci chiedono di formarsi per un utilizzo delle armi per difesa personale è molto limitata, essendo un’associazione sportiva, per forma mentis tendiamo sempre a concentrare il nostro lavoro sulla promozione e la formazione finalizzata all’attività agonistica”.
Sembrerebbe che sempre più donne si avvicinino alle armi da fuoco; potete confermare questo trend anche per il nostro territorio?
“Proprio vista la nostra attività “sui generis” rispetto a quanto le strutture come la nostra propongono (almeno secondo l’opinione pubblica), la popolazione sportiva femminile è in netta ed esponenziale crescita, questo avviene ovviamente grazie soprattutto alla promozione finalizzata a tale frequentazione. L’Accademia del Tiro Salernitana è stato il primo poligono a presentare il “Team Lady” in seno alla Federazione Italiana Tiro Dinamico Sportivo, squadra composta esclusivamente da donne”.
Quali armi sono più utilizzate tra le pistole semiautomatiche, ed in che calibro?
“Considerata la particolare propensione all’Action Shooting (tiro in movimento) che esiste sul nostro campo, le pistole semiautomatiche maggiormente utilizzate sono Tanfoglio e CZ in calibro 9 x 21”.
E tra i revolver?
“Tra i revolver, anche sicuramente per motivi estetico/storici, sono maggiormente utilizzati Smith &Wesson”.
Il poligono è attrezzato o adatto anche per sparare con arma lunga (il fucile, per intenderci)?
“Si, il nostro poligono è attrezzato anche per l’utilizzo di armi lunghe”.
Ci sono molti appassionati anche del tiro con armi ad aria compressa?
“L’attività con armi ad aria compressa vede un buon numero di appassionati, ciò anche in funzione della promozione messa in atto nel corso degli anni al pari dell’attività di Action Air, praticamente tiro dinamico sportivo con l’utilizzo di armi di libera vendita e quindi praticabile anche da minorenni (over 14) e persone prive di licenza di porto d’armi”.
L’impianto è attrezzato per permettere l’attività anche ai diversamente abili?
“Buona parte della struttura è idonea alla frequentazione da parte di persone diversamente abili. Abbiamo inoltre già avviato dei lavori di ampliamento e riqualificazione allo scopo di rendere tutte le aree accessibili anche a loro”.
Non so se legalmente o praticamente esiste questa possibilità ma, considerati i costi di uno scatolo di cartucce, avete mai pensato ad istituire corsi di ricarica delle munizioni?
“La maggior parte dei nostri frequentatori ricaricano abitualmente le munizioni. Per nostra scelta non organizziamo corsi a pagamento, piuttosto diamo assistenza amichevole a coloro i quali si avviano alla ricarica”.
Jacopo Tafuri