“Su Vincenzo D’Amato, manager del “Ruggi” di Salerno, è calato il silenzio. Deve dimettersi perché è responsabile, altrimenti venga rimosso dalla Regione. La sanità pubblica merita rispetto”.* A seguito dell’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura, Enrico Coscioni, direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, è stato colpito da una nuova misura cautelare: il divieto di dimora nel territorio comunale di Salerno. Questo provvedimento, che si aggiunge e aggrava la precedente misura interdittiva che lo vedeva sospeso dall’esercizio della professione medica, è stato adottato in relazione alle indagini che lo coinvolgono per presunte violazioni delle prescrizioni imposte dal divieto di esercizio della professione. Coscioni era stato sottoposto a interdizione il 6 marzo scorso, insieme ad altri membri dell’equipe cardiochirurgica da lui diretta, in relazione al caso di Umberto Maddolo, deceduto in seguito a un intervento chirurgico di sostituzione valvolare aortica con bioprotesi e rivascolarizzazione coronarica eseguito nel dicembre 2021. Tuttavia, secondo quanto riferito dal procuratore della Repubblica, Giuseppe Borrelli, Coscioni avrebbe continuato a gestire il reparto di Cardiochirurgia nonostante l’interdizione. Le indagini avrebbero accertato che, malgrado le misure cautelari a suo carico, avrebbe continuato a impartire disposizioni riguardo la gestione dei pazienti, determinando i ricoveri, coordinando il personale sanitario, e persino fornendo consulenze mediche ai colleghi. Questo comportamento configurerebbe una violazione sistematica delle prescrizioni impostegli, tanto da rendere necessario il suo allontanamento dalla struttura ospedaliera. La vicenda continua a suscitare reazioni nel panorama politico e sanitario locale, con Mario Polichetti, responsabile nazionale del comparto Sanità e Politiche sociali dell’Udc, che è intervenuto nuovamente chiedendo con forza le dimissioni di Vincenzo D’Amato, attuale manager del “Ruggi”. Polichetti ha espresso la sua indignazione per la mancata rimozione di D’Amato nonostante le gravi circostanze: “Sono passati oltre 10 giorni da quando è emersa la decisione della Procura su Coscioni e D’Amato è ancora al suo posto, in spregio a tutti i professionisti che ogni giorno sono in prima linea per difendere il buon nome della sanità pubblica salernitana. Questo è inaccettabile. Se D’Amato non ha la dignità per dimettersi spontaneamente, chiediamo che venga immediatamente rimosso dalla Regione Campania. Non si può fare finta di niente di fronte a una situazione così grave”. L’intervento di Polichetti riflette il malcontento crescente nell’ambito della sanità salernitana, dove il caso ha gettato un’ombra pesante sulla gestione del comparto ospedaliero, già messo a dura prova da numerosi casi e situazioni delicate. La richiesta di un cambiamento ai vertici del “Ruggi” si fa sempre più pressante, mentre la vicenda Coscioni continua a essere oggetto di approfondimenti giudiziari e mediatici.
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