«O c’è una condivisione o ognuno va per la propria strada, sapendo che i candidati di centro valgono più di quelli di estrema destra». Ancora un duro colpo a Fratelli d’Italia quello lanciato dall’europarlamentare Fulvio Martusciello, intervenuto ieri a Roccadaspide all’incontro “Quando tutto il resto è perso rimane ancora il futuro” che ha visto la partecipazione del sindaco di Roscigno Pino Palmieri, del sottosegretario delle Infrastrutture Tullio Ferrante, delle eurodeputate Lucia Vuolo ed Isabella Adinolfi, del coordinatore gruppo giovanile ”Valle del Calore-Alburni”, Davide Pazzanese. Il coordinatore regionale degli azzurri ha infatti detto la sua sulle imminenti elezioni provinciali in programma per il prossimo 20 dicembre e sulle amministrative della prossima primavera con la fuga in avanti del partito della Meloni, pronto a correre in solitaria come già avvenuto lo scorso anno a Scafati. «Le provinciali hanno un sistema per cui ognuno va con una propria lista, noi abbiamo scelto di fare una lista insieme a Lega e Noi Moderati e Fratelli d’Italia va con la propria lista. Ci partecipiamo per senso di responsabilità istituzionale ma fatte così non hanno alcun valore, credo alle provinciali quando l’eletto viene dal popolo non dagli altri consiglieri mentre per quanto riguarda le comunali abbiamo già dimostrato alle scorse elezioni a Scafati e Pontecagnano che siamo il primo partito in provincia di Salerno; a Scafati abbiamo triplicato i voti di Fratelli d’Italia, Pontecagnano il doppio», ha dichiarato Martusciello che avverte l’alleato: uniti o pronti a farci la guerra. Martusciello ha anche rivendicato il ruolo che oggi gioca il partito in provincia di Salerno dove, stando a quanto annunciato dal Sottosegretario Ferrante, si è registrato un boom di adesioni: «Ennesima manifestazione organizzata da Forza Italia in una effervescenza territoriale che dimostra quello che il tesseramento già ci aveva detto: un partito vivo, vitale che in provincia di Salerno ha registrato soglie di adesioni incredibili a dimostrazione della grande voglia di cambiamento che c’è, la grande voglia di esprimere classe dirigente – ha detto ancora il coordinatore regionale riferendosi proprio all’iniziativa di ieri –
È iniziato il nostro lungo avvicinamento al 9 giugno 2024 quando ci saranno le elezioni europee e poi la madre di tutte le battaglie, la conquista della Regione Campania con l’archiviazione totale della classe dirigente di centrosinistra che ha governato fino ad oggi». Impossibile non pensare già alle regionali del 2026 e Martusciello non perde l’occasione per lanciare una stoccata a Stefano Caldoro, candidato alla carica di presidente della Regione con il centrodestra e oggi fuori dal partito: «quello che è accaduto la scorsa volta con una lista rabberciata non accadrà più. Immagino che noi eleggeremo uno o anche due consiglieri regionali, questo perché scatterà il premio di maggioranza in quanto le elezioni regionali stavolta le vinciamo noi».