Erika Noschese
La sanità salernitana si appresta a vivere un’estate calda. E non solo per le temperature climatiche. I sindacati della provincia di Salerno, infatti, sono preoccupati per l’emergenza che, da qui a breve, si registrerà non solo a livello provinciale ma anche regionale. Ad intervenire sulla questione anche Mario Polichetti, sindacalista della Fials provinciale che ha annunciato l’intenzione di incontrare i vertici del Movimento 5 Stelle regionale per presentare alcune proposte al ministro della Salute, Giulia Grillo affinché intervenga in tempi brevi per migliorare il sistema campano. «Subito l’uscita dal commissariamento della sanità campana: deve essere questa la priorità del neo ministro della Salute, Giulia Grillo, per la nostra regione», ha infatti dichiarato il segretario aziendale della Fials Salerno al Ruggi d’Aragona. «L’estate ci porterà a uno stato di emergenza perenne e i numeri, solo in provincia di Salerno, mi spaventano non poco. Ecco perché ribadisco con forza che la politica deve essere slegata, il prima possibile, dal diritto alla salute. Su questo, infatti, ho apprezzato le parole del premier Giuseppe Conte al Senato durante il discorso per ottenere la Fiducia. Non possiamo fare più i conti con decisioni legati a meri calcoli o ragionamenti decisi nelle stanze del potere».Per Polichetti, dunque, l’impegno del ministro del Salute, Giulia Grillo, deve partire da una delle regioni più colpite dal sistema della spending review e non solo. «Nell’ultimo decennio tante cose si sono giocate sulla pelle dei cittadini campani, costretti a curarsi altrove per poter continuare a vivere. Conosco tantissimi salernitani che sono emigrati in altre strutture ospedaliere della nazione per delle cure adeguate. Questo non può accadere in un Paese come il nostro che si definisce democratico. Si supererà questo empasse solo se si riuscirà a terminare la stagione del commissariamento, con l’allontanamento di una certa politica che ha solo affossato». Da qui, la richiesta di un incontro a Valeria Ciarambino, consigliera regionale e capogruppo del Movimento Cinque Stelle a Palazzo Santa Lucia per esporre alcune proposte da portare direttamente all’attenzione del ministro Grillo. «Nessuna demagogia, ma solo una reale voglia di cambiare la sanità in questa regione», ha detto infine Polichetti.
Salvato: «Subito incontro con i vertici di Asl e Ruggi»
La Uil Fpl provinciale di Salerno chiede un incontro urgente con i manager dell’Asl di Salerno e dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. A preoccupare non poco il segretario generale del sindacato, Donato Salvato, l’emergenza sanitaria che si sta vivendo in tutto il salernitano. «Le ultime decisioni dei manger di Asl e Ruggi non ci fanno ben sperare», ha dichiarato infatti Salvato, secondo cui quest’estate i salernitani potrebbero vedersi negati, in modo reale, il diritto alla Salute garantito dalla Costituzione. Il segretario generale della Uil Fpl Salerno, infatti, punta l’attenzione sulla vertenza della sanità salernitana che rischia di “andare in ferie” e non garantire servizi essenziali per chi vivrà l’estate in provincia. «Non è nostro costume fare demagogia, ma credo che, ora più che mai, serva fare fronte comune per risolvere i problemi. Ecco perché crediamo che sia utile un confronto con i manager di Ruggi e Asl, magari per evitare di vedere realizzato uno scenario che definire apocalittico al momento è un eufemismo». Per Salvato, dunque, è necessario dotare tanto l’azienda sanitaria locale quanto il nosocomio locale di personale atto a garantire i livelli essenziali di assistenza. «Non si può scendere al di sotto di questa soglia e comprendiamo tutte le difficoltà di far quadrare i conti. Ma quando a venire meno è il diritto alla salute dei cittadini non c’è discorso ragionieristico che tenga. Questa provincia non può rischiare di finire alla ribalta della cronaca per prestazioni a mezzo servizio, personale carente e reparti chiusi per ferie. Lo riteniamo inaccettabile e al contempo siamo pronti a mettere in campo tutta la nostra professionalità affinché questo non avvenga. Speriamo in un’apertura dei manager delle aziende pubbliche della sanità provinciale. Se questo non avverrà siamo pronti a portare su tutti i livelli quella che per la Uil Fpl è una battaglia di civiltà e dignità».