di Marco De Martino PERUGIA. Non sono bastate le alchimie tattiche studiate da Perrone per consentire alla Salernitana di uscire indenne dalla trasferta di Perugia. Una sconfitta pesantissima, che chiude forse definitivamente la rincorsa dei granata alla promozione diretta: «C’è grande rammarico, ci è stata fatale una disattenzione -spiega Perrone- siamo stati puniti da un solo errore ed abbiamo perso una gara in cui senza dubbio avremmo meritato almeno un punto. C’è stato demerito nostro ma anche la bravura loro, il calcio è così. Il Perugia -prosegue il trainer- ha giocatori bravi nell’uno contro uno che siamo riusciti a limitare, ma alla fine sono riusciti a trovare il gol. Le responsabilità? Quando c’è un gol c’è sempre un errore. Io però punterei di più l’attenzione sull’ottima prestazione della squadra». Perrone ha apprezzato molto la prova della propria squadra, che ha tenuto palla per gran parte del primo tempo: «Abbiamo interpretato bene la partita. Non abbiamo fatto giocare una squadra reduce da cinque vittorie consecutive -sottolinea Perrone- mantenendo per larghi tratti il possesso palla, provando anche a costruire. E’ andata male, facciamocene una ragione. Tiriamo fuori il carattere, ora dobbiamo concentrarci per fare il meglio possibile affrontando partita dopo partita». Perchè Gustavo e non Ginestra? «Volevo risparmiare a Ciro un lavoro massacrante che invece Gustavo poteva sobbarcarsi. Avevo preventivato l’ingresso di Ginestra nella parte finale, ed alla fine così è stato. L’esclusione di Foggia? Volevo un centrocampo più aggressivo e compatto». Il discorso relativo alla promozione diretta sembra ormai compromesso: «Ci sono ancora 17 partite, ma parlare di primo posto -ammette Perrone- in questo momento mi sembra fuoriluogo». L’accento di Perrone si pone ancora sul terreno di gioco dell’Arechi: «Giocare su un campo bello come quello del Curi ha dimostrato come questa squadra può esprimersi. Ci mancano dei punti a causa del terreno dell’Arechi perchè a noi piace giocare palla a terra. Evidentemente dobbiamo cambiare modo di giocare in casa. L’anemia offensiva? Stasera -prosegue l’allenatore- avevamo giocatori importanti fuori, speriamo di ritrovare la via del gol dalla prossima partita». Il futuro non sembra roseo ed il mercato di gennaio sembra essere l’unica ancora di salvezza: «Ora dobbiamo rialzare la testa. Ci sono due gare importanti in Coppa contro Frosinone ed il derby con la Paganese, poi -conclude Perrone- finirà il girone d’andata e tireremo le somme. La società saprà cosa fare».
Articolo Precedente
Una Salernitana spuntata cade a Perugia
Articolo Successivo
Mancini: «Meritavamo di vincere»
Categorie
- Provincia
- Business
- Primo piano
- Senza categoria
- Editoriale
- Speciale Pcto 2024
- sanità
- Enogastronomia
- Web & Tecnologia
- Amministrative 2024
- Giudiziaria
- Politica
- Salerno
- Inchiesta
- Extra
- L'iniziativa
- Ultimora
- Campania
- Cronaca
- Coronavirus
- Sport
- Regionali 2020
- Spettacolo e Cultura
- Politiche 2022
- Attualità
- amministrative 2023
- Video
- Tech
Tags
abusivo
auto
calcio
casa
cava
cavese
celano
costruzioni
crescent
de luca
direttore
discoteca
fiamme
fuoco
gagliano
gambino
incendio
ladro
lettere
NEWS
nocera
nocerina
no crescent
ordinanza
ordine
paganese
pagani
parcheggi
pastena
piazza della libertà
polizia
polizia municipale
porticciolo salerno
porto
poste
rapina
rotary
salerno
siniscalchi
soldi
sport
TOP
udc
vigili
vigili del fuoco