di Andrea Pellegrino
Maria Maddalena Cantisani rilasciò un permesso di costruire in violazione al regolamento comunale. Così si legge nell’avviso di conclusione delle indagini della Procura della Repubblica di Salerno per l’inchiesta “case con vista” di Sala Abbagnano, che vede sette indagati. Oltre la Cantisa dirigente dello sportello unico per l’edilizia (S.u.e) del comune di Salerno, l’avviso di conclusione delle indagini ha riguardato Angelo Viscido, rappresentante della società Case con vista, Giuseppe Casilli direttore dei lavori strutturali, Luigi De Martino legale rappresentate della edilizia De Martino Srl, Maria Claps rappresentante della società Comes, Martino Curcio funzionario responsabile Sue (ufficio permessi di costruire), Ernesto Laurenza responsabile del procedimento relativo al permesso di costruire. La vicenda riguarda la costruzione appartamenti panoramici a Sala Abbagnano, punto più alto della città, con tanto di piscina su terrazzo. La struttura fu già oggetto di sequestro da parte della guardia di finanza mentre al Tar sono state già due le sentenze contrarie al costruttore Viscido. I reati contestati sono concorso e violazione in materia edilizia. A Viscido, Casilli, De Martino e Claps in particolare vengono contestati interventi edilizi in totale difformità e comunque in variazione essenziale all’originale permesso di costruire. Interventi che secondo la Procura sono stati realizzati, alcuni di essi, anche in violazione delle norme vigenti in materia di edilizia antisismica. I pm Polito e Rinaldi hanno individuato tra le parti offese il comune di Salerno, la soprintendenza e il genio civile di Salerno. Tra gli acquirenti degli appartamenti ci sarebbero tanti volti noti della città di Salerno, tra politici e imprenditori che avevano puntato l’occhio sul costruendo edificio, approfittando dell’affare che di lì a poco avrebbero potuto realizzare, come un sogno hollywoodiano, con annessa piscina su terrazzo.