di Andrea Pellegrino
VIETRI SUL MARE – Molti vietresi e non, negli ultimi mesi, si saranno chiesti il perché dell’improvvisa sospensione dei lavori per la realizzazione di un ascensore di collegamento dalla stazione ferroviaria a piazza Matteotti. La risposta, dopo mesi e mesi, e dopo risposte vaghe giunte alle continue sollecitazioni di consiglieri comunali d’opposizione e di cittadini, è finalmente arrivata. Due atti amministrativi che fanno finalmente chiarezza di quanto accaduto. Insomma, di mezzo c’è la solita variante per sorpresa geologica e di conseguenza maggiori spese per il completamento dell’opera. Dagli atti deliberativi si legge che in totale l’intervento costerà 124mila euro in più. Dunque da una prima variante non suppletiva (senza costi aggiuntivi) approvata precedentemente in giunta (ora la delibera è stata naturalmente revocata) si è passati ad una onerosa con conseguente aggravio di costi. In mezzo ci sono state le dimissioni dell’architetto Carmine Spirito, nominato, fin dall’origine, direttore dei lavori. Spirito, tra l’altro, prima di dimettersi era stato il firmatario della variante a costo zero. Poi la sostituzione con l’ingegnere Marano, funzionario a contratto al Comune di Vietri sul Mare, e già tecnico del progetto (mai realizzato) dei parcheggi di piazza Matteotti. A gravare sulle nuove spese anche il monitoraggio imposto dalle Ferrovie dello Stato (costato 57mila euro), nonché un incremento dei costi di conferimento a discarica autorizzata del materiale proveniente dagli scavi, che si quantifica in ulteriori 14.000,00 euro, a causa della sorpresa geologica. L’opera è finanziata dalla Regione Campania, grazie all’accelerazione della spesa, proposta dalla precedente giunta regionale Caldoro a fine mandato. Di recente, in considerazione della mancata ultimazione dei lavori al 31 dicembre scorso, il finanziamento è stato trasferito alla nuova programmazione, con tanto di recente firma dell’atto aggiuntivo – pubblicato anche su uno degli ultimi Burc – proposto all’amministrazione comunale dalla Regione Campania con l’impegno di concludere i lavori entro aprile, pena la restituzione della somma, pari a 1.702.542,54 euro. Quasi certamente le maggiori spese (124mila euro) – deliberate martedì dalla giunta Benincasa – salvo ulteriori finanziamenti da parte della Regione Campania, saranno a carico delle casse comunali.