di Erika Noschese
Tutelare i lavoratori dei centri di riabilitazione per rendere omogeneo il trattamento salariale: è quanto chiede il consigliere regionale Tommaso Pellegrino, in un’interrogazione presentata al governatore De Luca per accendere i riflettori sui principi di equità, tutela dei diritti dei lavoratori, qualità dei servizi erogati dal Servizio Sanitario Regionale sono principi fondamentali e ispiratori dell’azione della Regione Campania. “Il settore della riabilitazione nella nostra Regione occupa migliaia di lavoratori rappresenta uno dei settori importanti della assistenza sanitaria riabilitativa territoriale”, ha evidenziato il consigliere Pellegrino sottolineando che, ad una ulteriore verifica, è stato appurato che il 41% dei 133 centri di riabilitazione ex art.26 operanti in Campania adotta il contratto Aiop/Aris, ovvero il contratto di riferimento a livello nazionale. Dalla comparazione dei contratti si evince che la maggior parte dei lavoratori guadagna fino a 7.000 euro in meno rispetto a chi ha il contratto Aiop/Aris lavorando molte ore in più. L’applicazione di Ccnl diversi da quello Aiop/Aris comporta un risparmio fino al 30% sul costo del lavoro. Il costo del lavoro è una voce che incide per circa il 70% sull’ammontare dei costi di gestione sostenuti dalle strutture riabilitative. “Questa situazione determina uno squilibrio salariale fra i lavoratori del settore della riabilitazione. Il Dca stabilisce che la tariffa riconosciuta dalla Regione per i centri ex art.26 L.833/78 sia unica e definita sulla base di una media dei costi determinati da diversi Ccnl – ha aggiunto Pellegrino – Tale modalità di calcolo crea un vantaggio per le strutture che applicano contratti penalizzanti per i lavoratori danneggiando i centri che applicano il contratto Aiop”. Da qui la richiesta di intervento indirizzata al governatore De Luca.