di Andrea Pellegrino Per Pd e Ncd si è agli ultimi dettagli dell’accordo ma l’intesa – a grandi linee – sarebbe stata già sottoscritta. Le trattative sono tutte romane e riguarderebbero solo i big dei due partiti impegnati nelle vicende governative ed in quelle regionali a trecentosessanta gradi. Nelle prossime ore il nodo Campania potrebbe essere sciolto e potrebbe essere ufficializzato il nome del candidato alla presidenza della Regione, per ora coperto da quello della coordinatrice regionale del Pd Assunta Tartaglione. Tempo di smussare gli angoli, poi Renzi e Guerini (per il Pd) e Alfano e Quagliariello (per Ncd) potrebbero sancire il loro patto campano. Una intesa che escluderebbe le primarie (anche se dovessero esserci sarebbero solo confermative) ma soprattutto spazzerebbero via i due candidati già in campo: Andrea Cozzolino e Vincenzo De Luca. E se per il primo il passo indietro è già molto vicino, per il sindaco di Salerno la rinuncia sarebbe più traumatica e dirompente. Si dice che l’eurodeputato sia pronto a lasciare la corsa per Palazzo Santa Lucia, accontentandosi (si fa per dire) di un incarico romano in attesa di definire la sua candidatura a sindaco di Napoli. A Vincenzo De Luca (che da giorni sta raccogliendo anche le firme per le primarie del 14 dicembre) pare si voglia offrire un posto in giunta e l’elezione assicurata in Consiglio di qualche suo fedelissimo salernitano. Una proposta che il sindaco di Salerno potrebbe rispedire al mittente – così come avvenuto per la presidenza dell’Autorità portuale di Napoli – rompendo così gli schemi e presentandosi a questo punto punto con le sue tre liste civiche. Un candidato che potrebbe far gola allo stesso centrodestra che in caso di accordo Pd – Ncd rimarrebbe orfano di Stefano Caldoro che al Cavaliere avrebbe già annunciato il suo ritiro. D’altronde, ad oggi, una lista a supporto di De Luca è completamente composta da esponenti, anche di primo piano, di centrodestra. Primarie o no, Pd o no, De Luca ormai ha già annunciato in lungo ed in largo per la regione che la sua coalizione sarà soprattutto di programma, al di là delle bandiere politiche. Dunque, in caso di resa dei conti totale, De Luca potrebbe restare in campo sfruttando le disgrazie del centrodestra. Tornando a Roma, i nomi che avrebbe calato sul tavolo il Pd per spazzare via primarie e De Luca, blindando tra l’altro un accordo sul Governo e sui prossimi provvedimenti da adottare con Ncd, sono quelli di Enzo Amendola e di Andrea Orlando. Da parte di Ncd resisterebbe invece il nome di Gaetano Quagliariello mentre al vaglio ci sarebbe anche una soluzione semi tecnica. Sul tavolo ci sarebbe anche il nome di Alberto Irace, numero uno della municipalizzata di Roma, Acea. Il manager, già vicesindaco a Castellammare di Stabia, risponderebbe perfettamente all’identikit del candidato renziano. Dalla sua, infatti, avrebbe l’esperienza politica, manageriale ed anche l’anagrafe. Naturalmente l’accordo tra Pd e Ncd trascinerebbe con sé anche l’Udc che in Campania ha già diverse posizioni a seconda delle province e con l’area demitiana (quindi Cobellis) già pronti a traslocare a sinistra. Non si esclude che la direzione regionale del Pd in programma per venerdì possa essere rinviata in attesa di ufficializzare la nuova strategia.
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