Patriciello: “L’autonomia differenziata vuol dire capacità degli Enti di gestire le risorse” - Le Cronache Ultimora
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Patriciello: “L’autonomia differenziata vuol dire capacità degli Enti di gestire le risorse”

Patriciello: “L’autonomia differenziata vuol dire  capacità degli Enti di gestire le risorse”

di Mario Rinaldi

Passerella d’onore, ieri sera, al Teatro Comunale di Mercato S. Severino, con il candidati della Lega alle elezioni Europee nella Circoscrizione Sud, Aldo Patriciello. Presente anche Dante Santoro. A sostenerli Aurelio Tommasetti, in veste di organizzatore e moderatore dell’incontro, nonché responsabile nazionale Università per la Lega e consigliere regionale. Assente, per sopraggiunti impegni istituzionali il senatore leghista e sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e coordinatore della Lega Campania, Claudio Durigon. Prima degli interventi nel merito del dibattito politico, ci sono stati i saluti istituzionali del deputato Gianpiero Zinzi, vice coordinatore della Lega Campania, del capogruppo del partito in consiglio regionale Severino Nappi e del consigliere regionale Antonella Piccerillo. “Come ho già avuto modo di dichiarare in altre occasioni – ha detto Patriciello nel suo intervento – la scelta di candidarmi con la Lega è dettata dalla vicinanza che questo partito ha nei confronti delle istituzioni a tutela del sistema Paese, delle aziende e soprattutto del Mezzogiorno d’Italia attraverso battaglie di democrazia compatibili con un percorso che l’Europa dovrà affrontare nelle sedi istituzionali come il Parlamento Europeo”. Poi un passaggio anche sulla tanto osteggiata autonomia differenziata: “autonomia differenziata vuol dire capacità di gestire le risorse destinate alle amministrazioni locali come il buon padre di famiglia. L’autonomia si concretizza solo se c’è un accordo tra Regioni e Governo centrale. Se c’è qualcosa che non va il governo centrale magari non ratifica le scelte fatte a livello regionale, ma sono convinto che l’autonomia differenziata farà crescere il Sud Italia”. Poi un pensiero sul voto delle Europee: “noi – ha affermato Patriciello – andiamo a votare per l’Europa e dobbiamo capire quali sono i problemi che l’Europa in questi anni ha dovuto affrontare e cosa fare per correggerli, dalle direttive al problema degli 8000 km di spiagge che ci sono in Italia con migliaia di operatori turistici costretti a fare i conti le liberalizzazioni sui contratti demaniali per la gestione dei lidi. E ancora, c’è il problema della zootecnia, quello dell’agricoltura e quello molto serio del cambiamento climatico che va affrontato con consapevolezza dei mezzi a nostra disposizione”. Ultimi passaggi dell’intervento di Patriciello sugli imprenditori, i professionisti, la gente comune e le Università: “i nostri imprenditori, ma anche la gente comune chiedono meno burocrazia e più servizi, con una politica più vicina al mondo che produce e che lavora. Ci vuole cioè meno contrasto e più risposte. Per quanto riguarda le università, non solo quella di Salerno che ha un magnifico Campus, quelle sono il nostro futuro perché con l’intelligenza artificiale cambierà il mondo del lavoro. Dobbiamo essere bravi a coniugare la digitalizzazione con il cambiamento cui andiamo incontro”. Tommasetti, oltre a moderare l’incontro, ha anche espresso qualche considerazione sulle Europee, sui candidati e sui temi che la Lega intende proporre, senza far mancare una stoccata al Governatore della Campania, Vincenzo De Luca: “il momento elettorale serve anche per comprendere i futuri assetti organizzativi. La Lega, nella circoscrizione del Sud Italia presenta 18 validi candidati, tra cui anche Roberto Vannacci, ciascuno dei quali porterà le proprie idee che possono essere o meno condivise. Il sale della democrazia è proprio quello di poter scegliere liberamente, senza vincoli. Poi il fatto che la Lega venga vista come un partito distante dal Sud, beh questo è un argomento che non ha ragione di esistere, raccontato da chi non ha altri argomenti, come De Luca, che fino a qualche anno fa ha spinto per ottenere l’autonomia differenziata e ora racconta che è un problema. Poi lui è molto bravo a dire le cose che dovrebbero fare gli altri, meno bravo a dire le cose che deve fare lui”. In sostanza, anche per Tommasetti, come per Patriciello l’autonomia differenziata viene vista come un vantaggio per il Sud.