di Monica De Santis
Finito di celebrare il Solenne Pontificale, il cardinale Parolin, accompagnato dagli altri vescovi e dai sacerdoti, ha voluto ripercorrere tutta la piazza per salutare i personalmente i fedeli. Dopo i saluti alle autorità in prima fila, primo fra tutti De Luca, il cardinale è passato tra i fedeli che l’hanno accolto con applausi e grida di ringraziamento. Una carezza per i più piccoli, un bacio alle persone più anziane, una benedizione a chi ne faceva richiesta. Parolin non ha detto no a nessuno. Al contrario più volte si è fermato ad ascoltare anche ciò che i fedeli velocemente gli hanno confidato. Poi prima di andare via ha trovato anche il tempo per parlare con la stampa…
“Sono stato commosso dal numero delle persone che hanno preso parte alla funzione” ha detto Parolin… “C’erano davvero tantissimi persone, molto devote, ma anche molto partecipi e questo l’ho visto anche alla fine della celebrazione con i tanti che mi hanno salutato. Questa giornata per me è stata un po’ come una riscoperta di San Matteo. Perchè quando sono chiamato a presiedere a qualche celebrazione dei Santi, credo che sia sempre un’occasione per approffondire la conoscenza di quel Santo”. Un Santo che è l’identità stessa di questa città? “Si da quello che ho visto e letto c’è proprio una grande partecipazione per San Matteo, proprio un Santo molto incarnato e inculturato in questa città. Ma come dicevo prima a Bellandi, mi auguro che questa celebrazione possa davvero rappresentare un segno di ripresa e di speranza, abbiamo tutti bisogno di speranza. Ecco qui oggi abbiamo avuto la dimostrazione che i salernitani nel nome del loro patrono hanno davvero tanta voglia di ricominciare. Di ricominciare in tempi, ancora molto difficili, come ricordavo nell’omelia. Oggi purtroppo abbiamo ancora la pandemia, che ha stravolto le nostre vite, ecco perchè dobbiamo imparare ad essere umili come San Matteo”.
Autorità civili e militari presenti al Solenne Pontificale
Al suo arrivo a Salerno il Cardinale Parolin è stato accolto alla Curia Arcivescovile non solo da monsignor Andrea Bellandi, ma anche da sindaco di Salerno Vincenzo Napoli. Sindaco che poi ha presenziato alla Santa Messa in piazza Della Libertà insieme al Governatore della Regione Vincenzo De Luca, ai comandanti della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Capitaneria di Porto, al Questore di Salerno, al Prefetto Russo, al Prefetto Tafuri, al Rettore Loja, ed ancora presenti abbiamo riconosciuto i deputati Fasano e Avossa, i consiglieri regionali Cascone e Picarone, Fulvio Bonavitacola e poi ancora i sindaci Valiante e Morra, l’ex sindaco di Pellezzano Eva Longo, il presidente della Provincia Strianese, gli assessori Willburger, De Maio, Falcone, Caramanno, Giordano, Della Greca, il presidente dell’autorità portuale Annunziata, Tino Iannuzzi, e i consiglieri comunali di maggioranza e d’opposizione.
“Viva Salerno, via San Matteo”
“E’ stata una funzione molto importante questa che si è appena concluso per Salerno e per i salernitani. Una funzione che esalta Salerno nel momento in cui, alle tante situazioni, oltre alla pandemia che tutti sappiamo, abbiamo bisogno tutti di rialzarci e riprendere la vita quotidiana di sempre”. A parlare è Gerardo Pierro arcivescovo emirito, ex vescovo di Salerno, che ieri insieme con gli altri vescovi delle diocesi salernitane ha presenziato alla funzione in onore di San Matteo, tenutasi in piazza Della Libertà. Monsignor Pierro, prima di lasciare la piazza ha rivolto un invito a tutti i fedeli e a tutti i salernitani… “Dobbiamo ancora continuare a dire viva Salerno, viva San Matteo”. m.d.s.