Paolo Carbone, speciale per la sua semplicità - Le Cronache
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Paolo Carbone, speciale per la sua semplicità

Paolo Carbone, speciale per la sua semplicità

di Giovanni Falci

Sono veramente dispiaciuto della scomparsa di Paolo Carbone.Non a caso lo cito senza il titolo di avvocato perché ciò che mi addolora è la morte di un amico nel vero senso della parola, non di un avvocato.Paolo era speciale nella sua semplicità; nonostante fosse unanimemente riconosciuto come il più bravo e affermato penalista di Salerno, egli era una persona disponibile con il prossimo, sempre pronto ad ascoltarti, a rincuorarti, a sorreggerti.Era di quelle persone rare che ti chiedono come stai e poi ascoltano persino la risposta; sanno tutto di te e nonostante questo gli piaci.Paolo era per me il riferimento quando avevo bisogno di qualcuno per sfogarmi, parlare di un problema, ma anche divertirsi; il primo pensiero andava proprio a quell’amico al quale si può dire qualsiasi cosa.I nostri dialoghi e i nostri colloqui non avevano quasi mai ad oggetto cause e processi, noi ci intrattenevamo a parlare di letteratura e poesia il più delle volte nel tratto di strada tra casa sua e lo studio su corso V. Emanuele.A lui piacevano le mie scorribande nella ricerca di soluzioni dei processi nei libri e nelle opere degli scrittori anziché nelle sentenze della Cassazione.E allora mi va di ricordare Paolo con il ricorso a quella letteratura che lui tanto amava, più della legge.Non camminare davanti a me, potrei non seguirti.Non camminare dietro di me, non saprei dove condurti.Cammina al mio fianco e saremo sempre amici.Ecco, in questa citazione di Camus è racchiuso il senso dell’amicizia che Paolo mi ha dato: io sarò sempre al tuo fianco, in qualsiasi momento conta su di me.L’amicizia è un viaggio da fare in due. Quando si è migliori amici si vive in un equilibrio magico in cui si vuole andare di pari passo con l’altra persona senza prevaricare.Grazie Paolo per quello che mi hai dato che resterà per sempre un patrimonio della mia esistenza.