di Francesco La Monica
Paola Lanzara, dopo aver ha firmato l’accettazione della candidatura nel collegio uninominale dell’Agro e Costiera Amalfitana per la Camera dei Deputati è entrata nel vivo della campagna elettorale. La prima cittadina di Castel San Giorgio, appena due mesi fa eletta sindaco per la seconda volta con oltre circa il 75% delle preferenze, dovrà combattere in un collegio definito difficilissimo con avversari di tutto rispetto e con almeno due parlamentari uscenti che cercheranno la riconferma sullo stesso territorio. E’ vero che nel collegio i comuni più grandi, tranne Scafati, sono tutti espressione della sua stessa parte politica: il Pd, ma è anche vero che non tutti i sindaci saranno disposti a dare battaglia. In questi casi il sentimento prevalente è quello di presenziare ai meeting ma non alzare un dito per provare a far votare i propri compagni di partito. E’ ottimista, invece, la candidata, Paola Lanzara ritiene che questa volta dalla sua parte avrà la disponibilità di tutti “Se non ne fossi stata convinta non avrei detto si alla candidatura – spiega il sindaco di Castel San Giorgio – Il Pd salernitano mi ha chiesto la disponibilità e sono convinta che il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, e il capolista al proporzionale Piero De Luca, saranno al mio fianco in questa battaglia che non è una battaglia personale, ma di partito e mai come questa volta anche di valori. In questo territorio i valori democratici del Pd sono fortemente radicati come le tradizioni cattoliche e riformiste che ne hanno visto la nascita. Qui ci sono amministrazioni che esprimono validissimi sindaci, espressione della tradizione progressista. Le istanze di questa terra per lunghi anni o non sono state rappresentate con determinazione oppure sono restate nelle retrovie di interessi politici lontani dalle reali esigenze dei cittadini. E’ arrivato il momento di recuperare il tempo perduto” Lei dovrà vedersela probabilmente con il leader di FdI Edmondo Cirielli e con Virginia Villani deputata uscente del M5S. Non sarà facile. “Nulla è impossibile. Se non ricordo male proprio l’onorevole Villani che lei menziona, cinque anni fa, da outsider, sconfisse all’uninominale proprio Cirielli. In quell’occasione Sarno divenne determinante per la vittoria della Villani. A Sarno il Pd può contare su un grande sindaco e un ex presidente della Provincia che sono certa non farà mancare il suo apporto forte a questa battaglia. Io ho sempre avuto rispetto per i miei avversari, chiunque essi siano. Questa volta siamo tutti chiamati a profondere uno sforzo importante per permettere alla nostra Nazione di restare saldamente ancorata ai valori europei e a non permettere ai populismi da una parte e ai qualunquismi dall’altra di dilagare. Sono convinta che la Campania saprà essere un argine reale a questi pericoli e sappia fare appello alla sua grande tradizione liberale, cattolica e democratica. Non è un caso se la Campania con candidature eccellenti è stata rilanciata al centro della politica nazionale. Qui i cittadini sanno fare le differenze e sanno anche essere concreti e guardare lontano”. Molti addetti ai lavori affermano che se i suoi amici di partito non la abbandonano lei potrebbe anche essere una sorpresa. “Sono una donna, una mamma e un sindaco che ha sempre cercato il dialogo e il confronto con tutti. Specie con la gente comune. La mia porta al comune è aperta e ricevo le persone senza alcun appuntamento. Fa parte del mio carattere e del mio credere all’impegno politico tout court. Sono convinta che i sindaci della costiera Amalfitana, quelli di Nocera Superiore, Nocera Inferiore, Sarno, San Valentino Torio, Roccapiemonte e Siano saranno al mio fianco concretamente. Ogni elezione ha una storia a sé. So bene, da sindaco, che le elezioni locali sono una cosa, quelle nazionali un’altra. I meccanismi e le alleanze sono diverse e rispondono a motivazioni diverse. Io sono fiduciosa per natura, e non penso che Cuofano, Di Maio, Canfora, Marchese, Pagano, Strianese si tirino indietro. Come ho già detto questa volta sono in ballo valori che vanno oltre il campanile di ogni singolo comune. Poi li conosco personalmente uno a uno e so che sono persone di grande serietà e impegno civile”. Ha idea degli attacchi che riceverà e delle ripercussioni che potrebbero esserci anche nel suo comune dove una parte del suo partito stava tramando contro di lei con una lista Pd alternativa? “Penso che questa candidatura abbia fatto chiarezza una volta e per tutte. Sono una persona che cerca il confronto e penso di essere profondamente democratica. Non faccio alcuno sforzo ad essere conciliante, chi mi conosce lo sa. Non tollero soltanto le accuse false, la cattiveria e le offese personali che non appartengono alla politica. Da donna e da madre sono poi estremamente pragmatica e quindi capisco quali possono essere i problemi e cerco di trovare insieme ad altri la soluzione migliore nel rispetto delle legittime ambizioni. So ascoltare molto, una capacità che in politica si è persa negli ultimi tempi. Ognuno pensa di essere il detentore dello scibile umano e invece bisogna ascoltare la gente per capire veramente le difficoltà e i problemi altrimenti non si è portatore di alcuna istanza. Quello che una volta in politica si definiva il polso della situazione. Oggi con parole più auliche e inglesizzate si dice sentiment. Ecco io penso di essere sintonizzata con la gente. Umilmente senza bisogno di prove di forza. La gente lo capisce e sono convinta che saprà scegliere bene chi votare”.