SALA CONSILINA. In tremila, ieri pomeriggio per l’ultimo saluto a Giuseppe Paladino (conosciuto come Pino), di 45 anni, presso la Chiesa di San Rocco, a Sala Consilina, deceduto domenica mattina mentre tentava di prestare soccorso a dei bagnanti in difficoltà in località Saline, a Palinuro. Da quando si è diffusa la notizia era palpabile in tutto il territorio Valdianese il clima di sconforto e dolore che si era creato, l’avvocato Paladino era molto conosciuto in tutto il Vallo di Diano per essere uno fra i più stimati avvocati del foro di Sala Consilina. Sconcerto creato soprattutto a Sala Consilina, dove la tragedia ha colpito due stimatissime famiglie: Paladino e Cimino, dove Pino e la moglie Monica ha sempre vissuto in Via Rocco con tutta la sua famiglia. Ieri pomeriggio durante il funerale è stato un giorno di grande dolore. Già molto tempo prima del rito funebre e dell’arrivo del feretro dall’ospedale di Vallo della Lucania, dove Pino è morto a causa di un arresto cardiorespiratorio, fissato per le 17,00, la chiesa di San Rocco di Sala Consilina, la parrocchia che la famiglia Paladino, molto spesso frequentava di domenica, si era riempita all’inverosimile. Quelli che non sono riusciti a trovare posto all’interno, erano tantissimi, e si sono posizionati a semicerchio sul piazzale per accogliere l’arrivo del feretro. Una folla che in un silenzio quasi mistico ha voluto dimostrare affetto e solidarietà, in questo momento di dolore, alle due la famiglia e allo stesso Pino, per l’eroico gesto che pochi avrebbero compiuto, gesto eroico che non è la prima volta che lo compie, secondo più testimonianze, anche l’anno scorso aveva salvato un’altra bambina, che stava rischiando di affogare. “Pino era fatto cosi, generoso, altruista, sempre pronto ad aiutare gli altri e a combattere per qualsiasi causa come quella di salvare il Tribunale di Sala Consilina – affermano i suoi colleghi avvocati e amici e confermato anche dai numerosi messaggi su facebook – ci mancherà la sua umanità, sempre sorridente e allegro, allegria eredita dal padre Michele che non si capacita della tragedia”. In suo ricordo ha gia proposto di dedicargli una strada vicino il Tribunale.A tutti gli effetti si è trattato di un giorno di lutto dell’intero comune salese, e per i funerali è stato proclamato il lutto cittadino. Lo testimoniavano i tanti presenti, la cerimonia celebrata dal Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro Sua Eccellenza Monsignor Antonio De Luc,a assistito dai parroci Don Antonio Cantelmi e da Don Michele. Numerosa la presenza politica con a capo il sindaco Gaetano Ferrari, del vicesindaco Cartolano degli assessori e di molti consiglieri comunali e numerosi sindaci del Vallo di Diano e nonche del Sindaco di Centola-Palinuro. «Con un nodo alla gola – ha detto Mons. Antonio De Luca nell’omelia – salutiamo Pino in un momento in cui tutto sembra strano, assurdo ed incomprensibile, per il senso d’impotenza che proviamo di fronte a quanto accaduto. Alle domande sul perché una vita viene tragicamente strappata ai suoi affetti non riusciamo mai a rispondere concretamente se non facendo ricorso ad una frase del Vangelo: “Il tuo tempo in terra è terminato. Vorremmo trattenerti con noi, ma non ci riusciamo, possiamo però accompagnarti fino in cielo. Questo non è un addio, ma un arrivederci». Dopo aver confortato la famiglia Paladino e i parenti, il Vescovo, ha concluso con un breve messaggio riservato alla moglie Monica in attesa di donare al mondo un’altra vita e al figlio, «Non riusciamo a capacitarci di quanto è successo, si è creato un fatto devastante, ma Dio nel suo grande bene ha sempre un disegno per tutti.” Commosse e sentite anche le parole del sindaco Ferrari “ …. non vi può essere nessuna consolazione per questo estremo ed eroico sacrificio, se non la certezza del ricordo perpetuo ….per questo, tutti i cittadini di Sala Consilina non si dimenticherà ».
Michele D’Alessio