Centola Palinuro. «Sono sereno e la mia coscienza è particolarmente tranquilla in quanto nel corso del mio percorso esistenziale durante il quale mi sono dedicato a difendere amministrativamente gli interessi della popolazione di cui sono parte quale cittadino, mi sono comportato in maniera tale da non creare dissapori di sorta in alcuno. Non so per quanti sforzi faccia, immaginare le ragioni che avrebbero potuto indurre un individuo, o più di essi, a mettere in atto un gesto che alla fine, se dovesse essere acclarato dai fatti, si ritorcerà su chi nell’ipotesi lo abbia compiuto. Sono fiducioso nell’operato investigativo dei Militari dell’Arma dei carabinieri e della Magistratura. Sapranno senz’altro mettere insieme i vari tasselli e stabilire cosa sia realmente accaduto. Da parte mia non mia avventuro ad esprimere giudizi e considerazioni. Non voglio assolutamente trarre delle conclusioni. La mia unica preoccupazione è, al momento, quella di rimettere tutto a posto per poter occuparmi delle mie mansioni professionali rispettando gli impegni presi con chi mi ha affidato lavori da portare a termine. Sono sette anni, ormai, che ho lasciato le funzioni di sindaco di Centola. Mi dedico alla politica come lo può fare qualsiasi soggetto innamorato di una attività che ha nel proprio dna». E’ la dichiarazione dell’ingegnere Giovanni D’Angelo Stanziola che fu primo cittadino di Centola Palinuro e che ha subito la notte di Natale le conseguenze di un incendio in seguito al quale sono andati praticamente distrutti ambienti e arredi del suo studio tecnico ubicato il località Sant’Agata della città balneare cilentana. Dagli ambienti investigativi non trapela nulla che possa circoscrivere il fatto i e dare una assoluta certezza al come le fiamme si siano potute sviluppare Resta il mistero e saranno i riscontri, le prove a chiarire ogni cosa dando una precisa identità all’accaduto. Si indaga a 360 gradi per svelare un enigma e capire fino i fondo quale sia la verità. Quello che è certo e che il rogo ha praticamente incenerito attrezzature e documenti. Come si diceva nessuna pista viene tralasciata e si fanno le ipotesi più svariate senza per questo escludere varie strade che vanno dal dolo ad un qualcosa di differente . Lo stesso ingegnere Stanziola non si sbilancia e resta in attesa che siano le Forze dell’Ordine ad esprimersi dopo aver acquisito elementi utili ed indispensabili ai fini delle indagini. Un fatto inquietante che aspetta di essere svelato portandolo fuori dalla nebbia di cui è ancora circondato.
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