«Palazzetto dello sport? Puntiamo a costruire una palestra sostenibile, gestita da più società» - Le Cronache
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«Palazzetto dello sport? Puntiamo a costruire una palestra sostenibile, gestita da più società»

«Palazzetto dello sport? Puntiamo a costruire una palestra sostenibile, gestita da più società»

Erika Noschese

Il Palazzetto dello sport? Un’ipotesi che potrebbe presto tramontare, definitivamente. Almeno stando alle parole dell’assessore all’Ambiente e allo Sport Angelo Caramanno che, invece, vorrebbe accendere i riflettori sulla possibilità – sicuramente più concreta – di una palestra sostenibile, alla portata di società sportive, con una comune gestione. Ad oggi, infatti, si continua a parlare di Palazzetto dello sport con un progetto tutt’altro che concreto e realizzabile. Eppure, il sogno di donare ad una città come quella di Salerno un impianto sportivo degno di questo nome resta in piedi: «Il palazzetto? Qualcosa dobbiamo fare – ha dichiarato l’assessore Angelo Caramanno, intervenuto ieri in occasione dell’inaugurazione del nuovo campetto del liceo Severi – Ora, stiamo vedendo con la Regione di finanziare quest’intervento ma resto dell’idea che, a prescindere dal grande palazzetto, a noi serve una grande palestra». Secondo l’assessore allo Sport, infatti, Salerno avrebbe bisogno di un impianto sportivo di almeno 1500 posti perchè «oggi, gli sport che tirano in questa città hanno bisogno di spazi con queste dimensioni – ha poi aggiunto Caramanno – Penso, ad esempio, al Ruggi Basket: la signora Ruggi come farebbe ad entrare nel palazzetto per fare allenamento se, appena attacca l’interruttore, i costi sono già elevati?». Da qui, dunque, l’ipotesi di una palestra sostenibile per le piccole società sportive – che avrebbero difficoltà a gestire un palazzetto – mettendo insieme, magari, più società». E di impianti sportivi, Salerno ne ha bisogno. A breve dovrebbe entrare a pieno regime anche il campo di Sant’Eustacchio che favorirà attività minori e soprattutto supporterà i rioni che ne hanno bisogno, come ha sottolineato l’assessore. «Ci siamo, ormai. Ne abbiamo discusso con l’assessore Savastano anche per l’impatto che avrà sulle politiche sociali. Problemi non ce ne sono sotto questo punto di vista – ha dichiarato Caramanno – Per quanto riguardo invece i micro impianti siamo avanti: abbiamo fatto quella famosa delibera di indirizzo che è andata avanti, abbiamo stabilito i criteri per l’assegnazione di questi impianti e per la partecipazione, stiamo cercando di utilizzare tutto quello che abbiamo». E tra gli impianti sportivi su cui punta l’amministrazione comunale anche lo stadio Vestuti: «Lavoreremo sulla pista, l’impianto di illuminazione ma mi piacerebbe riportare anche il Vestuti ai suoi fasti, come impianto di riferimento per la città – ha dichiarato l’assessore – Questo progetto di Finanza, per alcuni aspetti, ha rallentato anche delle linee di sviluppo.- Il progetto c’è, è seguito con grande attenzione e competenza da chi di dovere ma nel frattempo che il medico studia il malato muore». Nel frattempo si cerca di intervenire anche sul campo di calcio «ma il mio sogno è riportarlo in condizioni degne della storia della città», ha aggiunto Caramanno.