Pagani, “Comune inadempiente, non si è mai discusso del nuovo Puc” - Le Cronache
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Pagani, “Comune inadempiente, non si è mai discusso del nuovo Puc”

Pagani, “Comune inadempiente, non si è mai discusso del nuovo Puc”

“A Palazzo S. Carlo – nonostante piu di un anno fa sia stata presentata la bozza del nuovo PUC (e annesso Regolamento Edilizio) non si é mai iniziato a discutere in modo serio del nuovo strumento urbanistico, nonostante le nostre continue richieste”. Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali di opposizione Vincenzo Calce e Annarosa Sessa. Anche alla luce dell’ultimo episodio di via Califano.
“Concentriamoci su solo uno dei 135 articoli del Regolamento Edilizio previsti, per la precisione sull’articolo 112, continua la nota.
In soldoni prevede che tutti gli edifici abbandonati, non utilizzati, degradati, inagibili e/o pericolanti possano essere, dopo un preciso iter amministrativo, essere restituiti ad una funzione pubblica. ❓Quindi, chi ha abbandonato un immobile, generando in questo modo degrado e abbandono, togliendo dalla disponibilità cittadina uno spazio edificato, riceverà una diffida che impone di sistemarlo. Se la proprietà non lo fa, il Comune lo ristruttura – quando ciò sia possibile – oppure lo “mette in sicurezza” – anticipando i costi e imputandoli alla proprietà.
️E se l’intervento fosse per il Comune eccessivamente oneroso o non immediatamente attivabile, attribuisce a tali beni una destinazione pubblica. Pagani da troppi anni assiste al degrado crescente di sempre più stabili abbandonati, spesso perchè oggetto di speculazioni o addirittura di condotte che rasentano la truffa.
Non ultimo il caso degli edifici crollati in seguito agli eventi atmosferici del 18 e 20 gennaio 2023, ma anche di altre centinaia di immobili.
La città nel frattempo assiste anche alla crescente fame di spazi a canoni accessibili, per attività produttive, per l’aggregazione, per l’associazionismo, per numerose funzioni necessarie per rilanciare la città, ma anche per sottrarre al degrado e al consumo inutile di suolo tanti tanti metri quadrati urbani.
Ad oggi ci chiediamo: alla luce di quanto premesso, quali iniziative siano state messe in campo per il controllo e il censimento del patrimonio edilizio del Centro Storico? Il Comune – per mezzo dei propri uffici preposti – ha adottato atti ufficiali per l’eventuale messa in sicurezza degli edifici che risultassero degradati e/o fatiscenti, al fine di evitare i crolli che si sono verificati anche ieri?”.