Paestum Pizza Fest, si chiude stasera tra gusto, storie e grande affluenza - Le Cronache Provincia
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Paestum Pizza Fest, si chiude stasera tra gusto, storie e grande affluenza

Paestum Pizza Fest, si chiude stasera tra gusto, storie e grande affluenza

Paestum Pizza Fest non è solo una festa della pizza. È una festa dei racconti, delle mani in pasta, delle storie che si intrecciano con ogni trancio sfornato. Perché dietro ogni pizzeria, dietro ogni pizzaiolo, c’è una vicenda da raccontare e questi giorni ce l’hanno dimostrato. Mentre ci avviciniamo alla quarta e ultima serata, in programma questa sera ( dalle ore 19,OO )nell’area verde del Next a Capaccio Paestum, si tirano le somme di un evento che ha saputo coniugare gusto, cultura, socialità e calore , non solo quello dei forni, ma anche quello umano. Grandi afflussi, grandi spazi. In un’estate infuocata, l’organizzazione di Erre Erre eventi capitanata da Rosario Augusto e Roberto Jannelli, ha pensato a tutto tra le casette in legno all’aperto e l’ombra è stato possibile gustare, incontrare e rinfrescarsi, vivendo la pizza con lentezza e convivialità. Sempre più grande la stima per i Pizzaioli che a 40°C continuano imperterriti a sfornare pizze vicino ai forni roventi, infatti è impossibile non soffermarsi sull’impegno di questa categoria. Temprati dal mestiere, abituati al calore del forno, lavorano sempre sorridendo. Un lavoro tra i più duri, spesso sottovalutato, che oggi più che mai richiede passione, competenza e spirito imprenditoriale. Ogni stand è stato una scoperta: impasti diversi, ricerche sulle lievitazioni, ingredienti locali e innovazioni sorprendenti. Dai grandi nomi come Don Antonio 1970 o I Borboni (tra le pizzerie già blasonate nelle classifiche 50 Top Pizza), fino alle piccole realtà di paese che con orgoglio recuperano il gusto delle pizze “di una volta”, ispirate alle ricette delle nonne e ai forni di campagna. Enrico Porzio: la pizza come riscatto e futuro Tra le figure più amate e attese del Paestum Pizza Fest ,Enrico Porzio ha lasciato un segno speciale, portando sul palco non solo pizze memorabili, ma una visione chiara: la pizza può cambiare la vita . La pizza è l’unica cosa che non divide”, dice. “La religione divide, la politica divide, perfino il tifo calcistico. Ma intorno a una pizza si siedono tutti: musulmani, cattolici, interisti, juventini, vegetariani. È una pietanza miracolosa.” La sua è una storia di riscatto, ma anche di impegno quotidiano. Oggi è a capo di un brand in espansione, con 17 pizzerie aperte – l’ultima a Lamezia, la prossima in arrivo a Palermo – tutte gestite direttamente, senza franchising, con uno staff formato e seguito in prima persona. “Chi pensa che io ci metta solo il nome sbaglia di grosso. Io ci sono. Lavoro con il mio team, ci sporchiamo le mani ogni giorno.” Ma Enrico Porzio è anche molto altro. Il suo laboratorio con i bambini, organizzato con il supporto di Luciano Pignataro, è stato uno dei momenti più autentici dell’intera manifestazione. “Fargli mettere le mani in pasta – racconta – significa far nascere un seme. Io ho iniziato da bambino, proprio come loro. E oggi, che tanti bambini vogliono fare i pizzaioli, è una responsabilità e un onore essere per loro un esempio”. Con generosità e una simpatia travolgente, Porzio ha incontrato fan, firmato autografi, posato per decine di foto. Ma, soprattutto, ha trasmesso un messaggio forte: la pizza può offrire un futuro solido a chi non aveva nulla, può essere una scelta di vita, un’opportunità concreta. Ultima serata, ultimi assaggi (e non solo) Questa sera si chiude con il sorriso e con un invito a tornare. Ci saranno nuove pizze da scoprire, altre storie da ascoltare, incontri da vivere. Come la pizza Morese , senza acqua della pizzeria I Borboni di Pontecagnano ,fatta con latticello di mozzarella, o le 40 varianti proposte da Monti La Pizza Fritta, la pizzeria di Battipaglia fondata da un geologo. E ancora la pizza in padellino ,che va a richiamare la pizza nel ruoto Cilentana della Pizzeria Boris di Capaccio, che riporta alla memoria le prove di cottura nei forni a legna di campagna, con grani antichi e sapori autentici. Interessante le realtà più dinamiche incontrate durante questa terza edizione del Paestum Pizza Fest, come Pizza Guys ,pizzeria di Caserta, di Carmine Raucci, con varie sedi in Italia e prossima apertura anche a Londra dopo un primo esperimento ben riuscito di take away. Restate con noi, tra un morso e un racconto: il Paestum Pizza Fest vi aspetta per l’ultima, imperdibile serata .

Raffaella D’Andrea