Erika Noschese
Pace fatta tra il comito Salute e Vita, e l’Arpac di Salerno. Nella giornata di ieri, i membri del comitato e associazione che da anni si batte per la chisura delle fonderie Pisano hanno protestato sotto la sede dell’agenzia regionale per la tutela ambientale ai fini di chiedere la rimozione del commissario Luigi Sorvino per «non aver fatto nulla e per il suo disinteresse alla vicenda fonderie Pisano», con l’azzeramento di tutti i vertici dell’Arpac di Salerno. Dopo la protesta, una delegazione dei membri del comitato, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, il presidente del consiglio comunale di Pellezzano Alessandra Senatore e gli avvocati del comitato hanno avuto un incontro con il direttore Antonio De Sio per discutere della vicenda, portando avanti la tesi dello scontro istituzionale all’interno della Regione Campania «perchè due organi di uno stesso ente che non riescono a capirsi sulla documentazione, ci sembra una cosa che fa scontare ai cittadini quest’incapacità di trovare sintesi», ha spiegato Lorenzo Forte. Al centro della polemica la recente relazione stilata dall’Arpac e la mancata risposta alla Regione Campania, ragion per cui nessuno sembra essere intervenuto per stabilire, una volta per tutte, se le Pisano rispettino o meno le Bat. «Anche in quest’occasione, il direttore dell’Arpac ha dimostrato grande apertura ed interesse al dialogo con i cittadino – ha poi aggiunto il presidente del comitato Salute e Vita – Per questo riteniamo opportuno ritirare la lettere che avevamo indirizzato al governatore De Luca, ma non ancora protocollata, in cui chiedevamo l’azzeramento dei vertici». L’Arpac, dunque, entro la prossima settimana scriverà nuovamente la relazione “in maniera elementare” per permettere «anche a chi non ha competenze specifiche» – come sottolineato da Forte – di comprendere ciò che è stato inizialmente scritto nelle 80 pagine fornite dall’ente nel mese di luglio. Il comitato chiede ora uno sforzo all’Arpac e alla Regione Campania, di comunicare per vie brevi e di essere celeri nei controlli e i risultati: «noi siamo molto preoccupati perchè il dato certo è che a distanza di un anno e due mesi, ad oggi potrebbero ancora non essere a norma», ha spiegato Forte la cui certezza sarà fornita solo con la relazione dettagliata ma semplificata dell’ente che si occupa della tutela ambientale. Dunque, ora spetta ai vertici regionali spiegare il perchè della mancata comunicazione da parte dell’Arpac, come inizialmente ipotizzato. «Siamo stanchi di questo scarica barile – ha poi attaccato il presidente dell’associazione – A noi non interessa di chi è la colpa: la Regione dovrà risolvere questo conflitto istituzionale tra i due organi perchè a pagare sono i cittadini». La Regione Campania, infatti, aveva annunciato l’impossibilità di agire proprio a causa di mancate risposte da parte dell’Arpac, poi smentito dal direttore De Sio, che ha spiegato di aver stilato una relazione chiara e dettagliata, non compresa dai vertici regionali. Presenti alla protesta il consigliere comunale di Salerno di Tutti, Gianpaolo Lambiase; il consigliere regionale pentastellato Michele Cammarano; il consigliere di Baronissi, Agnese Coppola Negri su delega del sindaco Gianfranco Valiante e la consigliera di Pellezzano, Alessandra Senatore, su delega del primo cittadino Francesco Morra. Ad entrambi i Comuni – a detta di Forte – la famiglia Pisano aveva diffidato ad interessarsi della vicenda fonderie. Dunque, non resta che attendere ora la nuova relazione dell’Arpac che deve rispondere ad un quesito semplice: lo stabilimento di via dei Greci, a Fratte, supera o no le Bat consentite per legge? Ora, non resta che attendere la risposta.
Il Comune ancora assente Forte pronto a procedere per vie legali
Ancora una volta, sembra essere il Comune di Salerno, il grande assente nella vicenda fonderie Pisano. Il comitato Salute e Vita, di fatto, ha già annunciato che il prossimo presidio si terrà sotto Palazzo di Città, per avere un incontro con il sindaco Enzo Napoli. Ritirata la lettera indirizzata al governatore De Luca circa l’azzeramento dei vertici Arpac, resta in piedi la missiva pe il primo cittadino di Salerno, a cui il comitato e associazione chiede chiarimenti “in merito alla totale assenza di iniziative poste in essere dall’amministrazione comunale a tutela della salute pubblica sulla questione fonderie Pisano”, si evince infatti dalle lettera indirizzata a Napoli. Ad interessarsi alla vicenda solo il consigliere d’opposizione Lambiase, presente alla manifestazione tenutasi ieri mattina. Per i membri di Salute e Vita, infatti, ci sono tutti gli elementi per emettere ordinanza di chiusura dello stabile di Fratte ma – come scrive Forte – “il Comune di Salerno continua nella sua condotta ambigua ed attendista, ignorando qualsiasi principio di precauzione”. Chiedendo nuovamente un provvedimento di immediata chisura delle fonderie Pisano, in base al principio di precauzione in accordo con le recenti direttive europee, il presidente Lorenzo Forte ha ricordato “l’ultimo vergognoso episodio”, come ha voluto sottolineare nella missiva indirizzata al numero uno di Palazzo di Città , ovvero la prima riunione della Conferenza dei Servizi dello scorso 16 luglio, in occasione del Riesame dell’Aia, alla quale non era presente alcun rappresentante del Comune di Salerno. “Tale comportamento è gravissimo, dal momento che in tale sede si discute della possibile revoca dell’Aia che porterebbe la Regione Campania a decretare inevitabilmente la chiusura dell’impianto”. Il comitato invita dunque il Comune di Salerno a fornire spiegazioni ufficiali ai cittadini riguardo all’operato dell’amministrazione comunale poichè “in mancanza di future azioni concrete “si procederà senza esitazione a rendere pubbliche le condotte omissiove del Comune di Salerno e si valuterà l’opportunità di procedere con una denuncia presso la Procura”. Dunque, il comitato sembra essere seriamente intenzionato ad intrapendere azioni legali contro l’amministrazione comunale di Salerno ed in particolare il sindaco.
«Chiarito l’equivoco tra Regione e Arpac, si proceda con chiarezza»
«Siamo venuti qui stamattina a dirimere questo equivoco tra Regione Campania ed Arpac perchè la trasparenza è la porta della verità». A dichiararlo il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, al termine dell’incontro con il direttore dell’ente regionale che si occupa della tutela ambientale, Antonio De Sio. «Basterebbe essere un po’ più trasparenti e chiari per risolvere le cose», ha poi aggiunto il consigliere pentastellato che ha poi spiegato – ancora una volta – che a breve l’Arpac provvederà a redigere un testo più semplificativo di quelle che sono le criticità sulle Bat, comunicandole alla Regione Campania, evitando così nuove querelle circa l’incomprensibilità della relazione originale. Dunque, con il nuovbo documento che la settimana prossima l’ente regionale ambientale invierà alla Regione Campania si potrà procedere per verificare ed accertare eventuali criticità tutt’ora in corso. «La verità sta sempre nel mezzo – ha poi aggiunto Cammarano – però bisogna incentivare ad ulteriori controlli ed azioni, anche da parte della Regione Campania sulle fonderie Pisano e riuscire a capire come tutelare la salute dei cittadini che deve essere la cosa primaria, senza equivoci». Il consigliere regionale ha poi ricordato l’operato del suo gruppo circa la problematica delle Pisano per tentare di capire se sono o meno dannose per la salute dei cittadini, per i dovuti provvedimenti come potrebbe essere la delocalizzazione o l’adeguamento ai nuovi parametri. Cammarano chiede ora di sollecitare l’analisi del metodo Spes, utilizzato per capire quanti metalli pesanti ci sono nel sangue delle persone, «un’altra leva per fare chiarezza sulle persone», ha detto poi il consigliere regionale, intenzionato a fare relazione sulla base di studi certi.