di Marco De Martino
Dopo Gennaro Tutino, la Salernitana aspetta Milan Djuric. Il centravanti bosniaco, dopo i novanta minuti trascorsi in panchina a Chiavari, sarà nuovamente in campo sabato prossimo nella decisiva sfida contro il Venezia all’Arechi e cercherà di interrompere un digiuno che dura ormai da poco più di un mese. Era il 6 marzo scorso quando Djuric realizzò contro la Cremonese, con un preciso colpo di testa, l’ultimo dei cinque gol messi a segno in questo campionato, peraltro l’unico messo a segno nel girone di ritorno. Un bottino più magro del previsto per l’ariete, soprattutto in considerazione del grandissimo inizio di stagione in cui aveva firmato tre gol -contro Chievo, Vicenza e Cremonese- ed un assist -contro il Pisa- nelle prime otto giornate. Un avvio con il botto per Djuric sulla scia di quanto fatto nel passato torneo cadetto quando, con Ventura al timone, era riuscito a stabilire il proprio primato di marcature da quando è un professionista siglando dodici reti, un exploit che gli è valso anche il ritorno nella propria nazionale dopo diversi anni di oblio. Nelle restanti venticinque partite, però, il rendimento del bosniaco è calato vistosamente in termini realizzativi con due soli gol -quello segnato all’andata all’Entella dal dischetto e appunto il gol partita di Cremona- un assist nel match con il Pescara, e con un rigore decisivo fallito a Reggio Calabria. Una involuzione oggettiva causata, soprattutto, dal suo precario stato fisico. Le sportellate ed i colpi proibiti subiti dai difensori avversari, nei numerosi duelli aerei in cui è protagonista in ogni partita, lo hanno sfiancato e gli hanno procurato diversi problemi fisici, che l’hanno costretto a partire dalla panchina, nelle ultime settimane, in diverse gare. Ora che il campionato è entrato nella sua fase cruciale, la Salernitana ha estremo bisogno di ritrovare il vero Djuric, soprattutto sotto porta. Il bosniaco ci proverà contro il Venezia, squadra a cui realizzò, tre stagioni fa, il suo primo gol in maglia granata dopo un lunghissimo digiuno. Una rete che, all’epoca, riuscì a sbloccarlo ed a renderlo, con il passare del tempo ed una crescita costante, un giocatore determinante per la Salernitana. Contro il Venezia, al centro dell’attacco in coppia con il bosniaco ci sarà naturalmente Gennaro Tutino, che ha ritrovato a sua volta il gol dopo un lungo digiuno sabato scorso contro l’Entella. Per il resto contro i lagunari, mister Castori dovrebbe tornare all’antico, ripresentando la difesa a tre composta da Bogdan, Aya e Veseli anche grazie al rientro di Jaroszynski sulla corsia sinistra di centrocampo. Dalla parte opposta è scontata la riconferma di Casasola, così come quelle di Di Tacchio e Kiyine in mezzo. L’unico ballottaggio sembra essere quello tra Capezzi e Schiavone, con il primo che appare favorito. Ancora out Aya e Coulibaly, con quest’ultimo che proverà a rientrare contro il Monza, mentre Gondo dovrebbe essere convocato ed accomodarsi in panchina.