di Erika Noschese
Non c’è pace per i vigili urbani di Salerno che, ancora oggi, si ritrovano a fronteggiare non pochi problemi. In attesa che si trovi un punto d’incontro circa la riorganizzazione del corpo, ad opera del comandante Vecchione e dell’assessore con doppia delega alla Mobilità e l’Urbanistica Mimmo De Maio è ancora polemica sui “compiti” che spettano ai caschi bianchi, impegnati in servizio di controllo sul lungomare cittadino. A sollevare il polverone Ermanno M., cittadino salernitano che lo scorso sabato sera ha puntato l’attenzione sul fatto che ad una sola pattuglia dei vigili spettasse il compito di controllare e multare eventuali abusivi presenti sul lungomare. «Questa è la macchina “eroica” dei vigili urbani sul lungomare di Salerno alle ore 18 circa – ha scritto il salernitano – Hanno tentato di far rispettare la legge da soli in tre contro almeno 100 abusivi. Mi sono fermato e complimentato con loro. Ma la Guardia di Finanza, i carabinieri, la polizia dove sono?». Ermanno lancia dunque un appello al prefetto di Salerno affinché il corpo dei vigili urbani non venga lasciato solo: «Caro prefetto, caro questore questi vigili non possono essere abbandonati a se stessi. Sono anni che parliamo sempre delle stesse cose inutilmente. Il sindaco intervenga con forza presso gli organi competenti affinché risolvano il problema come loro dovere – ha infatti dichiarato – Nel frattempo onore a quei tre vigili che hanno provato a fare il loro dovere rischiando veramente molto». Immediata la replica del segretario della Csa Fiadel di Salerno, Angelo Rispoli secondo cui il controllo del lungomare non è una normale operazione anti abusivismo ma un’operazione di ordine e sicurezza. «Da tempo sosteniamo, come sindacato che il controllo del lungomare non è una normale operazione anti abusivismo bensì un’operazione di ordine e sicurezza pubblica che lo stato rivendica come competenza a se stesso e no agli enti locali che, possono intervenire in supporto e con precisi protocolli interforze, come negli scorsi fu fatto dall’allora sindaco De Luca – ha infatti detto il sindacalista – Questa semplice verità e sotto agli occhi di tutti come giustamente riconosce Ermanno M. Gli unici che sembrano non accorgersene sono quanti sono preposti al governo della cosa pubblica a Salerno»