Omicidio Vassallo. Cagnazzo, sono il primo a chiedere la verità - Le Cronache Ultimora
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Omicidio Vassallo. Cagnazzo, sono il primo a chiedere la verità

Omicidio Vassallo. Cagnazzo, sono il primo a chiedere la verità

”Sono il primo a chiedere verità e giustizia per Angelo Vassallo. Sono un carabiniere da sempre dalla parte della brava gente e delle vittime, ma non approvo questo comportamento, questo ‘processo fuori dal processo’ che si attua ogni volta che si conclude un’udienza e pertanto non intendo parteciparvi, pur consapevole della mia innocenza e del fatto che dovrò sopportare due fardelli: quello processuale, che affronto con serenità, e quello mediatico, che in un Paese civile non dovrebbe gravare su alcun indagato con tale violenza”. Lo ha detto all’Altravoce il colonnello Fabio Cagnazzo, che ha parlato per la prima volta da quando rischia il rinvio a giudizio per l’omicidio del sindaco pescatore di Pollica. L’udienza preliminare è in corso dinanzi al gup del tribunale di Salerno e con lui rischiano il processo l’ex carabiniere Lazzaro Cioffi, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e l’ex pentito di camorra Romolo Ridosso. Cagnazzo, secondo la Procura di Salerno, avrebbe depistato le indagini per coprire un presunto traffico di droga. Cagnazzo ha parlato di un “processo parallelo” a quello che si sta già celebrando. ”Mi rifaccio al principio di presunzione di innocenza – ha aggiunto il colonnello – e all’impatto mediatico sui procedimenti legali. È un tema serio: il trattamento mediatico di un caso può influenzare non solo la percezione pubblica, ma anche il processo stesso. E c’è chi questo impatto sta cercando di strumentalizzarlo. I processi si fanno nelle sedi opportune’