MERCATO SAN SEVERINO. Gerardo Sellitto, il 56enne di Mercato S. Severino, accusato dell’omicidio dell’ex compagna Carmela Quaranta, ieri mattina, durante l’interrogatorio di garanzia avvenuto dinanzi al gip Giovanni Pipola del Tribunale di Nocera Inferiore si è avvalso della facoltà di non rispondere. Lo stesso giudice ha quindi disposto la convalida del fermo per l’uomo, che resterà rinchiuso nel carcere di Fuorni mentre le indagini proseguiranno per cercare di far luce sulla misteriosa morte della 42enne avvenuta la sera di Pasqua nella sua abitazione di via Trieste a Mercato S. Severino. L’ipotesi più accreditata è quella del decesso avvenuto per strangolamento ed asfissia, con il presunto utilizzo di una piccola corda. Per il sostituto procuratore Viviana Vessa, titolare dell’indagine, sussiste il pericolo di fuga, oltre ad un potenziale inquinamento delle prove e reiterazione del reato, alla luce di quanto emerso in più di un mese di indagini. Sellitto, infatti, pare stesse pianificando una fuga all’estero, forse in Albania, e aveva chiesto consiglio a un suo amico, N.G., commercialista 38enne residente alla frazione San Vincenzo, anche lui indagato per concorso in omicidio, anche se a piede libero. Avvalendosi della facoltà di non rispondere, Sellitto non ha quindi fornito elementi utili alla ricostruzione di quanto avvenuto la sera del venerdì prima di Pasqua, quando verosimilmente si sarebbe consumato il delitto, subito dopo la mezzanotte. Da chiarire anche la posizione di un eventuale complice, forse proprio N.G., in quanto una telecamera di videosorveglianza di un esercizio commerciale della zona che puntava sul portone di ingresso del palazzo dove risiedeva la vittima ha inquadrato due sagome non ben definite. E poi, un’altra telecamera, posizionata al settimo piano dello stabile (della quale i presunti autori del delitto non conoscevano l’esistenza) avrebbe captato nella notte tra venerdì e sabato le urla strazianti di Carmela e i rumori delle porte dell’ascensore che si aprivano e chiudevano forse perché utilizzato dal presunto (o dai presunti) assassino per salire e scendere. Tutte ipotesi al vaglio degli inquirenti che stanno indagando a 360 gradi. Sellitto è anche accusato del furto del cellulare della donna, che gli investigatori hanno cercato ovunque, senza però trovarlo. Su quel telefono, forse, ci sarebbero prove che incastrerebbero l’uomo, che l’ex compagna voleva denunciare perché pare fosse coinvolto in un giro illecito insieme al suo amico. Si sta cercando proprio di far luce sul probabile movente che avrebbe spinto l’autore o gli autori di questo delitto a compiere un gesto così crudele nei confronti di una donna che poteva diventare scomoda. Da chiarire anche le presunte minacce che Carmela avrebbe ricevuto qualche giorno prima del delitto, da parte di un uomo e una donna. Minacce che sarebbero state captate a telefono da una persona con la quale la 42enne stava parlando: in quel momento si sarebbe sentito uno dei due che dava a calci sull’auto della donna e l’altra che la minacciava. I carabinieri scavano nella vita di Carmela, separata e con due figlie adolescenti, nel tentativo di risolvere questo mistero. Anche i familiari sono in attesa di conoscere la verità su quanto accaduto. Mario Rinaldi





