Olevano sul Tusciano: "A scuola manca sicurezza" - Le Cronache
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Olevano sul Tusciano: “A scuola manca sicurezza”

Olevano sul Tusciano: “A scuola manca sicurezza”

È forte il grido di allarme dei genitori degli alunni dell’istituto comprensivo Leonardo da Vinci di Olevano sul Tusciano. Su tutti è il rappresentante di classe Carmine Mari che con coraggio denuncia alcune situazioni ritenute non normali e di pericolo.

«Il D.V.R., Documento Valutazione Rischi, come da D.lgs.81/2008 non è aggiornato – le sue parole – come detto dalla dirigente, esso risale al 2020 ma siamo nel 2023, quasi 2024, ed è palese che esso sia vetusto. Nel plesso di Monticelli, ad esempio, abbiamo avuto la sostituzione dell’impianto di riscaldamento e sarebbe stato dunque opportuno un aggiornamento generale. Mi chiedo come sia possibile avere un Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione per la Sicurezza che viene pagato con soldi pubblici ma che non garantisce quello che è il suo ruolo o avere un dirigente che non verifica la sua condotta. La richiesta è quella di avere maggiore sicurezza all’interno della scuola. Fondamentale è la prevenzione, un’attenta analisi di quelli che sono i rischi perché di pericoli ce ne sono innumerevoli. Avere la segnaletica sbagliata – aggiunge Mari – oppure uscite, ingressi non segnalati. Ci troviamo furgoni parcheggiati davanti agli ingressi che non permetterebbero eventualmente una uscita di sicurezza o ancora spuntoni laddove in passato sono stati effettuati dei lavori».

La protesta di Carmine Mari ricade anche su un’altra questione: «Si paventa poi all’interno del Consiglio d’Istituto una situazione un po’ anomala – continua a spiegare – abbiamo un presidente del consiglio d’istituto che è docente all’interno dello stesso istituto eletto presidente per la componente genitori. Il presidente ha un potere decisionale forte perché in caso di parità tra le componenti il suo voto vale doppio. Inoltre – e qui il tasto dolente – è anche un consigliere comunale e a livello politico si palesa questa inopportunità. Noi chiediamo – conclude l’attento genitore di due bambini – se sia normale tutto questo e se qualcuno ci può dare una risposta».