L’ultimo colpo di teatro del Cavaliere ci sarà stamattina quando sbarcherà, o meglio atterrerà a Napoli. Dopo una campagna elettorale passata in giro tra uno studio televisivo e l’altro, Silvio Berlusconi oggi si godrà la pizza e i dolci partenopei, prima dell’apertura delle urne e dopo aver chiuso l’accordo su Tajani premier. Ufficialmente sarà a Napoli per una passeggiata con la compagna Francesca Pascale e l’europarlamentare Lucia Ronzulli. Secondo l’agenda: alle 11,30 sosta caffè in piazza dei Martiri, poi pranzo sul lungomare. Inizialmente era previsto un pranzo con i candidati, poi annullato con tanto di chiarimento: «Sarà una visita strettamente privata». Passeggiata nel centro storico e rientro intorno alle 18. Dopo la notizia della presenza di Berlusconi a Napoli, a dire la sua anche il sindaco Luigi de Magistris che annuncia di aver deciso per chi votare. «Non mi sono mai astenuto – afferma l’ex pm – è stata una brutta campagna elettorale ma non mi tiro indietro. Ho scelto, anche convintamente, per chi votare, ma non lo dico perché non faccio campagna elettorale e non ho trascinato la città di Napoli in questa competizione». In un’intervista all’agenzia Dire, l’ex pm ricorda di aver espresso «simpatie convinte durante la campagna elettorale (si riferisce a Potere al Popolo, ndr)». «Al di là del voto – spiega il primo cittadino -, io credo che vada espressa sempre gratitudine per dei giovani che decidono di impegnarsi in politica. Quest’esperienza napoletana mi ha insegnato che c’è tanta voglia di politica nei territori e nei giovani, che c’è grande indignazione quando c’è corruttela e un sistema marcio, quando emergono immagini come quelle documentate da Fanpage. Poi, quando i giovani si indignano e decidono non solo di protestare ma di pro- vare a entrare nelle istituzioni, questo è ossigeno democratico. Al di là di chi entrerà in parlamento – conclude de Magistris -, Napoli, e lo voglio dire con orgoglio, oggi rappresenta forse la punta più avanzata di un modo diverso di fare politica coniugando rivoluzione e affidabilità di governo». Poi l’annuncio: «Dopo il 4 marzo, non solo qui in Campania ma in Italia, è il congresso del nostro movimento, demA, Democrazia e Autonomia, che si svolgerà a fine maggio. E’ il nostro primo congresso, dobbiamo guardare all’Italia e all’Europa e vedere se siamo maturi per altre sfide. In quell’occasione credo che lanceremo la campagna elettorale per le europee del 2019 che comincia da giugno».